Il grinder trita-marijuana che ha fatto scattare l'allarme bomba a Milano
Tribunale evacuato in parte, strade chiuse, mezzi fermi: tutto per colpa di un grinder per l'erba
Metallico, verniciato di verde militare e con una spoletta per l'innesco. Due sole differenze con l'originale: le dimensioni leggermente più piccole e, fortunatamente, l'assenza di esplosivo. Perché in realtà il grinder che venerdì ha fatto scattare l'allerta al tribunale di Milano è pensato per contenere - e macinare – marijuana.
È stato un pomeriggio decisamente movimentato a Milano, che ha dovuto fare i conti con un allarme bomba al palazzo di giustizia. Tutto è iniziato verso le 16.30, quando un passante ha telefonato al 112 per segnalare la presenza di un oggetto - che ricordava in tutto e per tutto una bomba a mano - incastrato sotto il cancello del tribunale dal lato di via Carlo Freguglia. Sul posto sono immediatamente intervenuti carabinieri, agenti della Digos, polizia locale e anche il pm Alberto Nobili, coordinatore del pool di magistrati milanesi che si occupano di antiterrorismo.
I militari, per permettere agli artificieri di effettuare tutti i controlli del caso, hanno evacuato parte dell'edificio, hanno chiuso tutti gli ingressi e hanno transennato corso di Porta Vittoria e la stessa via Freguglia, impedendo la circolazione ai mezzi di Atm e ai veicoli privati. Proprio gli artificieri, dopo pochi minuti, si sono accorti che la "bomba ananas" era in realtà un po' più piccola di una semplice granata e hanno quindi deciso di prenderla e aprirla. A quel punto, non senza sorpresa, i carabinieri hanno scoperto che si trattava di un grinder, un macinino usato per tritare la marijuana.
Ad allarme rientrato, sono iniziate le indagini per capire come e perché il "grinder granata" sia finito sotto il cancello del tribunale. Non è escluso che nelle prossime ore venga aperta un'inchiesta in procura con l'ipotesi di reato di procurato allarme.