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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Guasto ferroviario sull'Adriatica, circolazione in tilt: "Il binario unico divide l'Italia"

Primo maggio da incubo per i passeggeri di Trenitalia. "Un danno assurdo per gli italiani", dice il deputato pugliese Diego De Lorenzis, capogruppo del M5S in Commissione Trasporti alla Camera

E' uno dei pochi tratti a binario unico rimasti in Italia. E si è bloccato, mandando in tilt la circolazione dei treni su tutta la dorsale Adriatica dove circola Trenitalia.

La circolazione ferroviaria tra Campomarino e Ripalta, lungo la linea ferroviaria Termoli-Foggia, a causa di una rotaia rotta tra Campomarino (Campobasso) e Chieuti (Foggia), è rimasta sospesa dalle 13,45 fino alle 19 circa, ieri. Ma i treni, nella stessa tratta, hanno potuto viaggiare con riduzione di velocità a trenta chilometri orari. Il Frecciabianca 8803 Milano-Lecce è rimasto fermo tra le stazioni di Campomarino e Chieuti dopo che i macchinisti, al passaggio del treno, si sono accorti del problema sui binari.

Alle 16,40 è terminata la manovra di sgancio delle prime tre vetture dal treno che è ripartito alle 16,56 da Chieuti, con a bordo tutti i 150 viaggiatori dell'intero convoglio e un ritardo di 194 minuti. Le restanti sette vetture del treno rimaste vuote e ferme in linea, sono state spostate a Termoli. Sulla stessa linea si sono accumulati ritardi fino a quattro ore in numerosi treni a lunga percorrenza dalla Puglia a Milano e Torino. A subire le conseguenze dell'interruzione del traffico sono state nove Frecce e tre Intercity, con ritardi accumulati fino a 250 minuti. Due Frecce e un Intercity hanno ripreso la marcia con limitazioni nel percorso e i passeggeri hanno proseguito il viaggio su altri treni. Un treno regionale è stato cancellato. Trenitalia ha cercato di attivare un servizio sostitutivo di bus e ha comunicato ai viaggiatori che è possibile chiedere il rimborso dei biglietti.

"Il Governo “sblocca” un gasdotto inutile come il TAP - dichiara Diego De Lorenzis, capogruppo del M5S in Commissione Trasporti alla Camera - ma non riesce a fare un raddoppio di binario per poche decine di chilometri che dovrebbe essere terminato da anni. Questa è l'attenzione alle opere di interesse nazionale del PD e la "cura del ferro" del Governo Renzi. Un danno assurdo per gli italiani. Su queste che sono le vere priorità per il Paese, si fanno solo promesse: il Governo vuole spendere 7 miliardi di euro per l'Alta Capacità Napoli-Bari - aggiunge De Lorenzis del M5S - di cui 2 miliardi per una variante senza logica ma l'Italia rimane divisa in due per mancanza di un raddoppio sulla linea adriatica e di treni regionali lenti e sovraffollati privi di sistemi di sicurezza". 

"In un Paese in cui oltre 100.000 persone scappano all'estero ogni anno in cerca di lavoro, il Sud rimane senza le infrastrutture minime necessarie per poter offrire benessere e alternative professionali, perché per questo Governo la priorità sono grandi opere inutili pensate per spartirsi soldi, potere e poltrone. Il benessere e i diritti per i cittadini sono costantemente calpestati da politicanti incapaci".
 

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