Guida in stato di ebbrezza: il guidatore non è punibile se è "poco" ubriaco
La Cassazione si è espressa sul caso di un automobilista risultato "leggermente" positivo alcol test
La guida in stato di ebbrezza è un reato ma chi lo commette non è punibile se il suo tasso alcolemico supera di poco la soglia limite. E' quanto ha stabilito una sentenza della Cassazione, secondo la quale la sentenza che aveva riconosciuto un automobilista colpevole della contravvenzione di in stato di ebrezza alcolica va annullata senza rinvio.
L'imputato, ricorda il sito studiocastaldi.it, era stato fermato in auto e sottoposto a un alcol test, che aveva dato un valore di grammi/litro pari a 0.96, quindi di poco superiore al limite minimo stabilito dalla forbice di riferimento del codice della strada, che da 0,8 a 1,5. All'automobilista erano state riconosciute le attenuanti generiche, timate prevalenti sulle aggravanti, nella massima estensione, al fatto che in suo favore erano stati applicati i benefici della pena sospesa, che presuppone una valutazione prognostica favorevole, e della non menzione e al fatto che egli era incensurato.
La Cassazione ha perciò precisato che l'articolo 131-bis del codice penale, che prevede l'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, ha natura sostanziale ed è applicabile anche ai procedimenti già in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo numero 28/2015 che l'ha introdotto, anche quelli che pendono in sede di legittimità.
