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Martedì, 23 Aprile 2024
le prove / Roma

La famiglia di Hasib Omerovic chiede "verità" e mostra le foto della casa distrutta

Una fatto di cronaca sul quale ancora aleggiano dubbi. La procura di Roma sta indagando per il reato di tentato omicidio

C'è una porta "presa a calci" e scardinata dai normali binari. Il manico di una scopa spezzato a metà. Il termosifone dell'appartamento in via Gerolamo Aleandro, a Primavalle, parzialmente staccato dal muro. E poi anche i vestiti restituiti alla famiglia che però non appartengono ad Hasib. La famiglia Omerovic è tornata a "chiedere" la verità in merito al disabile di 36 anni precipitato dalla finestra di un appartamento nel corso di un intervento della polizia di Stato. 

Una fatto di cronaca sul quale ancora aleggiano dubbi. La procura di Roma sta indagando per il reato di tentato omicidio come ha spiegato l'avvocato Arturo Salerni, durante la conferenza stampa alla Camera in cui sono state mostrate pubblicamente delle foto riguardo il caso: "L'indagine non è più contro ignoti ma ha iscritti nel registro degli indagati, di cui però non conosciamo il nome. Recentemente - ha puntualizzato il legale - sono stati sentiti dal pm il papà, la mamma e la sorella di Hasib. Ora siamo in attesa di altre convocazioni in Procura".

Il video in commissariato

Nella conferenza stampa i legali hanno anche raccontato che il giorno successivo alla caduta di Hasib dalla finestra dopo il controllo della polizia in casa, la famiglia Omerovic si è recata al commissariato di Primavalle. Qui, di soppiatto, hanno ripreso i poliziotti e uno di loro ha ammesso di essere stato nell'appartamento di via Aleandro. Una "ammissione" registrata, senza la consapevolezza dell'agente, consegnata alla procura, ha spiegato l'avvocato Susanna Zorzi.

Le foto della casa di Hasib Omerovic

Non solo. I legali e la famiglia hanno mostrato anche diverse immagini che racconterebbero meglio i fatti. In una foto si vede la porta della stanza di Hasib divelta forse con un piede di porco o a calci. La serratura sarebbe stata staccata da chi si è introdotto nella stanza per raggiungere il 36enne disabile che si era barricato all'interno.

Secondo la sorella Sonita, in quella stanza Hasib sarebbe stato picchiato. In un'altra immagine si vede il termosifone dell'appartamento degli Omerovic parzialmente staccato dal muro. Secondo Sonita il fratello Hasib si sarebbe aggrappato a un tubo del calorifero per non farsi trascinare via e la conduttura si sarebbe staccata dalla parete. Poi ancora il manico di una scopa rotta. La serratura della camera da letto di Hasib recuperata dalla famiglia Omerovic dopo che era stata divelta dalla porta. 

E ancora la drammatica scena di Hasib Omerovic riverso nel cortile della sua abitazione a Primavalle dopo essere caduto dalla finestra della sua camera da letto. Nella caduta ha riportato gravi ferite. "È fortemente sedato e mostra deboli e intermittenti segni di interazione - ha detto il portavoce della 21 luglio Carlo Stasolla -. Secondo i medici non è possibile stabilire quanto e quali interventi dovrà subire. I tempi saranno estremamente lunghi".

Il mistero dei vestiti

Inoltre ci sarebbe un giallo relativo ai vestiti di Hasib. "Gli indumenti che l'ospedale ha consegnato alla famiglia sono diversi da quelli che il ragazzo indossava al momento dalla caduta dalla finestra del suo appartamento", ha detto l'avvocato Salerni. "L'ospedale ha consegnato un pantaloncino marrone e un paio di scarpe blu mentre Hasib indossava un pantalone nero arrotolato sulle ginocchia e scarpe diverse da quelle restituite". 

"Ad oggi- ha detto il deputato di +Europa, Riccardo Magi- attendiamo ancora una risposta da parte della ministra Lamorgese. Una vicenda di questa gravità meritava un riscontro formale che non c'è stato e questa è una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti del Parlamento. C'è ancora tempo, se non dovesse arrivare mi faccio carico personalmente di presentarla al nuovo ministro che si insedierà nelle prossime settimane".

L'anomalia dei vestiti è stata illustrata dall'avvocato della famiglia Omerovic con un confronto fotografico: il 25 giugno Hasib indossava infatti bermuda blu, dall'ospedale sono stati invece riconsegnati pantaloni marroni. Stesso discorso per le scarpe, tra quelle indossate e quelle riconsegnate, i modelli non coincidono.

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Magi incalza il Viminale

Dopo oltre tre mesi, dunque, mancano ancora molte risposte. Negli ultimi giorni sono comunque arrivati i primi provvedimenti ufficiali. Il dipartimento di pubblica sicurezza ha disposto la sostituzione del dirigente e del vice dirigente del commissariato di quartiere, una misura riorganizzativa che sarebbe stata presa anche "al fine di ristabilire un clima adeguato al suo interno".

 "Anche ora che abbiamo cambiato casa continuiamo ad avere paura, anche per i nostri figli. Vogliamo verità e giustizia per Hasib, deve venire fuori", ha sottolineato Fatima, la mamma del 36enne. "Ad oggi- ha detto il deputato di +Europa, Riccardo Magi- attendiamo ancora una risposta da parte della ministra Lamorgese. Una vicenda di questa gravità meritava un riscontro formale che non c'è stato e questa è una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti del Parlamento. C'è ancora tempo, se non dovesse arrivare mi faccio carico personalmente di presentarla al nuovo ministro che si insedierà nelle prossime settimane". 

Carlo Stasolla, presidente della 21 Luglio, ha invece puntato il dito sull'amministrazione capitolina, dimostratasi "fredda e indifferente" nei confronti della famiglia di Hasib. Padre, madre e sorella, dopo aver lasciato l'appartamento di Primavalle e dopo alcune settimane in auto ora vivono in una nuova casa, sempre in zona".

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