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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Igor l'introvabile e l'incognita risarcimenti alle vittime: appello a Minniti

"Chiediamo un incontro urgente per sollecitare le indagini per rintracciare il latitante e avere chiarezza sulla legge che prevede un indennizzo statale a favore delle vittime di reati di violenza". Gli amici e la famiglia di Davide Fabbri scrivono al ministro dell'Interno. E intanto sono arrivate "numerose segnalazioni"

Cinque mesi di ricerche senza esito. Non c'è traccia di Igor Vaclavic, il killer serbo accusato degli omicidi di Davide Fabbri, barista di Budrio (Bologna), e di Valerio Verri, guardia ecologica volontaria di Portomaggiore (Ferrara). E mentre gli inquirenti sono al lavoro nel massimo riserbo, amici e parenti di Fabbri lanciano un appello al Viminale. Il "Comitato Amici di Davide Fabbri" e l’avvocato Giorgio Bacchelli, legale della vedova del barista ucciso a Budrio, hanno infatti chiesto al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini di fare da mediatore per un incontro "auspicabile in breve tempo" con il ministro degli Interni Marco Minniti.

"Lo scopo dell’incontro avrebbe finalità molteplici - scrive l'avvocato Bacchelli - a partire da una sollecitazione delle indagini di Polizia per rintracciare il latitante Igor, e altre sollecitazioni tra cui l’ottenimento di maggiore autonomia operativa da parte degli organi di Polizia nella ricerca dei delinquenti, maggiori certezze nell’esecuzione della pena per i condannati e altri argomenti di attualità collegati o dipendenti dalle indagini in atto per la ricerca del latitante Igor. Il Presidente Bonaccini - prosegue Bacchelli - ha dichiarato la sua disponibilità a ricercare un momento di incontro col Ministro Minniti e si è riservato pertanto di fornire indicazioni o precisazioni in merito a tale possibilità".

Barista ucciso a Budrio (BolognaToday)

I risarcimenti alle vittime: la legge c'è, mancano i decreti attuativi

Non solo. Oltre che sollecitare un'accelerazione alle indagini per la cattura del super latitante, familiari e amici di Davide Fabbri chiedono al ministro di favorire la rapida attuazione della legge che prevede indennizzi dello Stato per le vittime dei reati di violenza. Una legge che l’Italia ha approvato oltre un anno fa (in esecuzione di direttive comunitarie già da tempo esistenti), ma in relazione alla quale non sono ancora stati emessi i decreti ministeriali di attuazione, che avrebbero dovuto essere adottati entro sei mesi e quindi entro il 2016. Questo inadempimento ministeriale rende assolutamente incerta l'indicazione di chi abbia diritto di ottenere, e in quale misura, un'indennità da parte dello Stato nell’ipotesi di reati gravi, come quello commesso da Igor Vaclavic.

C'è però anche un fondo regionale riservato alle vittime di reati violenti. E Stefano Bonaccini ha annunciato il proprio impegno per sollecitare l’intervento della "Fondazione vittime dei reati", istituita nel 2004 dalla Regione Emilia proprio per indennizzare i familiari di vittime di crimini di questo tipo (realtà unica nel suo genere in Italia). "La domanda per l’attivazione del fondo  regionale – spiega l'avvocato Bacchelli – deve partire dal sindaco di Budrio. Ci auguriamo che ciò avvenga al più presto".

"Ho visto Igor Vaclavic": la taglia e le segnalazioni arrivate

Sul fronte della taglia da 50mila euro proposta da amici e parenti di Fabbri per chi fornisca informazioni utili alla cattura di Igor, Bacchelli ammette che "in questo periodo numerose segnalazioni sono pervenute sia al Comitato sia al sottoscritto, da parte di persone che ritengono di avere avuto l’impressione di avere incontrato Igor da qualche parte in Italia e anche all’estero. Le segnalazioni sono state ovviamente da me dirottate alla Procura della Repubblica, per gli opportuni approfondimenti e per le indagini conseguenti. Va anche aggiunto che il Comitato e anche il sottoscritto sono stati contattati da vari investigatori privati che si sono dichiarati disponibili ad effettuare indagini investigative autonome per rintracciare il latitante-scomparso. Alcuni di tali investigatori hanno dichiarato che agiranno autonomamente, anche in Paesi stranieri, tramite la loro organizzazione, nella speranza di rintracciare segnali del passaggio o della presenza di Igor".

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