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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Igor, la beffa dopo la fuga: niente processo e risarcimenti per le vittime a rischio

La taglia da 50mila euro per chi dà informazioni utili alla cattura del killer di Budrio, una giustizia ingessata e sospesa e l'impossibilità di accedere al Fondo per le vittime di reato: ne abbiamo parlato con Giorgio Bacchelli, l'avvocato di Maria Sirica, vedova del barista Fabbri

Cento e più giorni da fantasma. Che fine ha fatto Igor Vaclavic, alias Norbert Feher? La fuga rocambolesca del killer serbo 36enne accusato degli omicidi di Davide Fabbri, della guardia volontaria Valerio Verri e indagato per l'assassinio di Salvatore Chianese, resta ad oggi impunita. Familiari e amici di Davide Fabbri, il barista di Budrio assassinato la sera del primo aprile, hanno messo una taglia da 50mila euro per chi fornisce informazioni utili alla sua cattura. Continuano a chiedere che venga fatta giustizia. Quella giustizia che, con le ricerche fallite e una fuga diventata ormai ufficialmente latitanza, oggi si può dire a tutti gli effetti sospesa: non ci sarà alcun processo se Igor Vaclavic non verrà rintracciato, a meno che il "fantasma" non sia già a conoscenza dell’indagine che lo riguarda. E, soprattutto, senza una sentenza i familiari delle vittime avranno pochi spiragli per poter accedere al Fondo statale per le vittime di reati violenti. Una doppia beffa. Ne abbiamo parlato con Giorgio Bacchelli, legale di Maria Sirica, vedova del barista Davide Fabbri.

Avvocato Bacchelli, la taglia da 50mila euro su chi fornisce informazioni utili alla cattura di Igor sta dando i frutti sperati?

La taglia è stato decisa e studiata anche dal punto di vista tecnico e giuridico, il bando è stato pubblicato sabato scorso 22 luglio. Vuole essere un ausilio (privato, consentito dalla legge e quindi legittimo) agli organi di polizia per trovare Igor. E non vuole rappresentare una critica nei confronti della polizia e degli inquirenti. Nel bando ci sono i miei riferimenti e quelli del Comitato degli amici di Davide Fabbri presieduto da Augusto Morena. Si è mosso già qualcosa, sono arrivate molte segnalazioni, parecchie di persone che si complimentano per questa iniziativa. Segnalazioni importanti per il reperimento di Igor Vaclavic, però, finora non ce ne sono state.

Ci può spiegare come funziona il meccanismo della "promessa al pubblico" su cui si basa la taglia?

E' un meccanismo previsto dal codice civile e risale al 1940. Si tratta di un istituto poco conosciuto, una modalità operativa molto valida e prevista dalla legge. In sostanza è una "promessa" - rivolta a tutti - di una ricompensa se si verifica una certa circostanza, in questo caso il reperimento di Igor. Obbliga colui che ha fatto la promessa, in questo caso i congiunti di Fabbri e il Comitato degli amici, a pagare la somma pattuita se viene trovato Igor grazie ad una segnalazione decisiva. Il bando ha una scadenza: tre mesi a partire dal 22 luglio, quindi scade il 22 ottobre 2017. Poi decideremo se revocarlo, riaprirlo o modificare le condizioni, anche aumentando la somma.

Barista ucciso a Budrio (BolognaToday)

Igor è un imputato irreperibile e la legge vieta di processare un latitante in contumacia, a meno che questi non sia a già conoscenza dell’indagine che lo riguarda. Non è il caso del killer di Budrio, a cui non è mai stato possibile notificare alcun atto. In sostanza, se Igor non verrà preso non ci sarà alcun procedimento a suo carico. E' così? Che ne pensa? 

E' innegabile: Igor in questo momento è un latitante. E il processo nei confronti di un soggetto irreperibile, scomparso, non può andare avanti. Nell'ipotesi in cui l'imputato non venga reperito e non si possa notificare nessun atto nei suoi confronti, davanti al gip il processo penale viene sospeso in attesa che venga trovato. Ogni anno si fa il bilancio della situazione dal punto di vista processuale: se l'uomo viene trovato, il processo penale va avanti altrimenti rimane rimane sospeso.

Una situazione, questa, che metterebbe a rischio i risarcimenti per le vittime. La possibilità d’accesso al Fondo dello Stato per le vittime di reato potrebbe infatti essere impedita perché per liquidare ogni somma la normativa impone una sentenza definitiva. Ci sono secondo lei i margini per arrivare agli indennizzi previsti dal Fondo?

Siamo molto lontani dal poter risolvere questo discorso. La normativa dello Stato sui Fondi per le vittime è cambiata di recente ma non ci sono ancora i decreti attuativi. Dunque attendiamo, ma ci auguriamo che l'andamento del processo penale non pregiudichi i risarcimenti alle vittime. C'è anche un fondo regionale riservato alle vittime di reati violenti: mi sto informando su questo aspetto per capire cosa prevede nello specifico l'Emilia Romagna.

Come giudica l'operato delle forze dell'ordine? Quella di Igor era una fuga evitabile secondo lei?

Non me la sento di dire che le forze dell'ordine non hanno operato bene. Ritengo che abbiano fatto il possibile, forse non l'impossibile ma il possibile certamente sì. Trovare una persona che si nasconde in un'area così vasta non è cosa facile, è come trovare un ago in un pagliaio. Secondo me hanno operato secondo la diligenza maggiore possibile. Il risultato del ritrovamento non è stato raggiunto ma questo non vuol dire che ci siano stati un coordinamento e un'investigazione negligenti.


 

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