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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Bari

Vandali imbrattano con lo spray il murale in memoria di Antonio Gramsci: "Gay"

Deturpato il murale dedicato ad Antonio Gramsci realizzato a Turi, la cittadina in provincia di Bari nel cui carcere il fondatore del Partito Comunista fu imprigionato dal Tribunale Speciale Fascista e dove iniziò la stesura dei Quaderni

Ignoti hanno vandalizzato un murale dedicato ad Antonio Gramsci a Turi, la cittadina in provincia di Bari dove il fondatore del Partito Comunista e dell'Unità fu incarcerato nel 1926 dal tribunale speciale fascista. La scritta "gay", fatta con lo spray, sfregia ora la fronte del visto di Gramsci raffigurato sul murale commemorativo.

A denunciare l'accaduto è stato il gruppo RetakeBari. "Gli amici di Turi ci segnalano l'ennesimo atto vandalico. Siamo in Largo Pozzi e tutto ciò non ha bisogno di ulteriori commenti. Siamo disposti ad aiutarvi. Chiunque voglia e possa aiutarci è benvenuto.
Ci auguriamo che da qui possa nascere Retake Turi, difendiamo questa città stupenda e la sua storia", scrive l'associazione su Facebook, condividendo la foto del murale deturpato.

A Turi, dove rimase fino al 1934 quando in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in una clinica a Roma dove visse fino alla morte nel 1937, Antonio Gramsci iniziò la stesura dei Quaderni del carcere. Gramsci ottenne infatti l'occorrente per scrivere grazie alle proteste di Sandro Pertini, detenuto anche lui nella stessa struttura, che si lamentò con il direttore per le dure condizioni con cui veniva trattato.

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