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Giovedì, 25 Aprile 2024
Immigrazione

Nuova protesta choc al Cie di Roma: 13 immigrati si cuciono la bocca

Il Garante dei Detenuti del Lazio: "È evidente che il tempo della politica scorre molto più lentamente rispetto a quello di queste persone, passate dal dramma di un'immigrazione difficile a luoghi con pochissima dignità come i Cie"

Una nuova "protesta delle bocche cucite" al Cie di Ponte Galeria a Roma. Un gruppo di tredici immigrati, tutti di nazionalità marocchina, molti provenienti dall'isola di Lampedusa, hanno letteralmente sigillato le loro bocche. La maggior parte dei tredici marocchini che ieri sera si sono cuciti la bocca proviene da Lampedusa.

Nove di loro dalla Libia sono arrivati a Lampedusa con un gommone e poi dall'isola sono stati trasferiti a Ponte Galeria.

L'ufficio del Garante dei detenuti del Lazio li aveva incontrati alcuni giorni fa e gli immigrati avevano espresso il loro disagio. Proprio  il Garante dei Detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, oggi commenta: "È evidente che il tempo della politica scorre molto più lentamente rispetto a quello di queste persone, passate dal dramma di un'immigrazione difficile a luoghi con pochissima dignità come i Cie. Spero che dopo le promesse il parlamento approvi presto le norme necessarie a porre fine a questa vergogna"

Stessa cosa accadde lo scorso 21 dicembre quando il ministro dell'Interno, Angelino Alfano rispondeva in Aula sul caso del Cie di Lampedusa, e una decina di immigrati si cucirono la bocca per una settimana circa sempre per dire basta alla loro permanenza troppo lunga nel centro.

Gabriella Guido, portavoce della campagna LasciateCIEntrare, racconta lo stato d'animo dei migranti protagonisti della nuova protesta: "Sono stanchi e disillusi, vogliono sapere il loro destino".

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