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Venerdì, 19 Aprile 2024
Immigrazione

"In Italia felici ma discriminati": ecco come si sentono gli stranieri

Quasi il 30% degli stranieri con più di 15 anni dichiara di aver subito delle discriminazioni legate alla proprie caratteristiche fisiche. Ma chi vive in Italia è più felice degli italiani stessi

I migranti sono più felici degli italiani, in particolare i filippini e i moldavi. Ma uno su tre dichiara di aver subito delle discriminazioni: è quanto emerge dallo studio condotto dall'Istat dal titolo: "Percezione dei cittadini stranieri: soddisfazione, fiducia e discriminazione". La ricerca è stata condotta in collaborazione con il dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri e l'indagine è stata svolta su un campione molto ampio, dai 15 agli oltre 70 anni.

LA FELICITA' - La maggioranza dei cittadini stranieri è soddisfatta per la vita in Italia in misura complessivamente maggiore rispetto agli italiani stessi: Il 60,8% indica punteggi elevati di soddisfazione per la vita compresi tra 8 e 10 contro appena il 37,2% degli italiani. Più soddisfatte le donne e i giovani stranieri.
La maggioranza degli stranieri (58,6%) è soddisfatta del lavoro (il 28,7% attribuisce un punteggio pari a 8, il 9,8% pari a 9 e il 20,1% pari a 10). I più soddisfatti del lavoro sono i cittadini filippini e moldavi, i meno soddisfatti i cinesi e gli ucraini.

LE DICRIMINAZIONI - Il 29,1% delle persone straniere di 15 anni e più dichiara di aver subìto discriminazioni in Italia perché di origini straniere o per le proprie caratteristiche fisiche. Gli uomini stranieri e gli adulti tra i 25 e i 44 anni sembrano subire i disagi maggiori. Il 10,5% degli stranieri ha subìto discriminazione mentre svolgeva azioni per la ricerca di una casa, l’8,1% presso locali o uffici pubblici o su mezzi di trasporto, il 6,2% da parte di vicini di casa.

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