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Sabato, 20 Aprile 2024
Suicidi / Catanzaro

Lamezia Terme, imprenditore si impicca nel capannone della sua azienda

Ennesimo dramma legato alla crisi economica. A togliersi la vita un imprenditore 60enne di origini francesi. La banca gli aveva bloccato la linea di credito ed Equitalia gli aveva notificato alcune cartelle esattoriali da capogiro.

Si è impiccato nel capannone della sua azienda perché non riusciva più a far fronte alle difficoltà economiche: la banca gli aveva bloccato la linea di credito ed Equitalia gli aveva notificato alcune cartelle esattoriali da capogiro. 

Questi i motivi che sarebbero alla base del suicidio di un imprenditore di origini francesi di 60 anni trapianto a Lamezia Terme. L'uomo è stato ritrovato privo di vita nel magazzino della sua azienda di impianti elettrici intorno alle 16 di ieri. Accanto al corpo un biglietto su cui ha scritto una sola parola rivolta ai familiari: "Perdonatemi". Lascia la moglie e tre figli. 

"In città era conosciuto soprattutto per il suo attaccamento al lavoro - si legge sul Quotidiano del Sud -. Quell’attività professionale che da molti anni svolgeva a Lamezia ma che negli ultimi tempi gli avrebbe causato problemi economici che alla fine lo hanno portato a togliersi la vita. Quei problemi economici che si sarebbero poi ulteriormente aggravati da qualche settimana dopo il ricevimento di cartelle esattoriali di Equitalia e che lo avrebbero portato alla disperazione al punto tale di decidere di farla finita".

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