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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Sardegna brucia: in cenere un albero millenario, migliaia di ettari distrutti e persone sfollate

La Regione dichiara lo Stato d'emergenza, ma il bilancio è drammatico: devastati oltre 20mila ettari di territorio, dai boschi ai campi coltivati. Distrutto anche un olivastro di oltre mille anni, simbolo di Cuglieri, nell'Oristanese

Un'immagine che spezza il cuore: la Sardegna che brucia, con migliaia di sfollati e interi territori ridotti in fumo, dai boschi ai campi coltivati. Una strage che annovera tra le vittime anche un albero con oltre mille anni di storia. Si tratta dell'olivastro millenario di "Sa Tanca Manna", simbolo di Cuglieri, in provincia di Oristano, ed esempio di archeologia botanica di rara bellezza.

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L'albero è stato distrutto dalle fiamme che hanno devastato la zona nel fine settimana: in questo modo l'Italia perde uno dei suoi olivi monumentali più importanti.

Incendi in Sardegna: migliaia di sfollati ed ettari distrutti

Le persone sfollate a causa delle fiamme sono circa 1.500, mentre superano quota 20mila gli ettari di territorio ridotti in cenere, dai boschi agli uliveti, passando per campi, aziende agricole. Anche alcune abitazioni sono state danneggiate dalle fiamme. Drammatico il bilancio del gigantesco rogo scoppiato nel Montiferru, nell'Oristanese. Non è ancora stato possibile fare una stima precisa visto che il fuoco, dopo aver percorso circa 50 chilometri dall'Oristanese all'Ogliastra non è stato ancora domato e continua a minacciare case e aziende.

Le alte temperature e il vento hanno alimentato il fuoco che si è velocemente propagato circondando prima Santu Lussurgiu e poi spostandosi a Cuglieri. Il piccolo paese è stato assediato dalle fiamme per tutta la notte: 200 le persone sfollate. Con loro anche tutti gli abitanti di Sennariolo, 155 persone, che si trova a pochi chilometri e dove gli tessi cittadini di Cuglieri avevano trovato rifugio. All'alba sono ripresi i lanci d'acqua dal cielo, ma dopo una lieve tregua, con il passare delle ore e con l'aumento delle temperature e della forza del vento, le fiamme hanno ripreso vita trasformando tutta l'area in un inferno. Il fronte del fuoco si è spostato raggiungendo Porto Alabe.

Incendi in Sardegna: oltre 20mila ettari in fumo (Foto Ansa)

Le fiamme hanno anche raggiunto Scano Montiferro, dove sono state evacuate alcune abitazioni e sfollate 400 persone, tra le quali anche gli ospiti di una struttura per anziani e Borore nel Nuorese con altre trenta famiglie allontanate. Un'emergenza continua, con i centralini di Protezione civile e vigili del fuoco presi d'assalto dai cittadini. 

La Protezione civile chiede aiuto ai Paesi Ue

Al lavoro per tentare di contrastare le fiamme ci sono 7500 uomini tra Corpo forestale, Vigili del fuoco, Protezione civile, volontari, ma anche Croce Rossa Italiana, Carabinieri e Polizia di Stato, in volo sette Canadair, più due in arrivo dalla Francia richiesti dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, 11 elicotteri della flotta regionale, tra i quali il Super Puma, un elicottero dei vigili del fuoco e uno dell'Esercito, ma la situazione resta ancora molto difficile. Sono trascorsi quasi 27 anni dall'ultimo rogo scoppiato nel Montiferru: era l'agosto del 1994.

La Sardegna intanto dichiara lo stato di emergenza. Il provvedimento è stato assunto dall’Esecutivo nel corso della riunione convocata in serata, con carattere d’urgenza, dal Presidente della Regione, Christian Solinas. Al momento nella Regione sono al lavoro 7 Canadair della flotta nazionale. Nel pomeriggio le fiamme hanno raggiunto il centro abitato di Scano Montiferro, dove le squadre dei Vigili del Fuoco sono state schierate a protezione di abitazioni e strutture: oltre 400 persone sono state evacuate. Massima attenzione anche nel Marghine, il sindaco di Macomer, Antonio Succu, ha invitato la popolazione a lasciare le campagne.

"Siamo di fronte a condizioni mai verificate nella storia dell'autonomia sarda, per ampiezza del territorio colpito e per i cambi di vento. Abbiamo da subito operato per potenziare i velivoli a disposizione dell'antincendio, da tre a otto, e attivato il meccanismo europeo di solidarietà e" nelle prossime ore "arriveranno canadair francesi (4) e greci (2)", ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas. "Con questo atto avremo meno burocrazia e potremo chiedere subito risorse al Governo", ha detto ancora Solinas. Sono 20mila gli ettari andati in cenere finora e c'è forte preoccupazione perché per domani è atteso l'arrivo del maestrale.

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