Incendi oggi al Sud: la cronaca di un disastro
Le fiamme, alimentate dal forte vento di scirocco, hanno devastato diverse zone tra Sicilia, Calabria e Puglia. Oltre duemila persone costrette a lasciare le loro case, tre le vittime accertate
Il Sud Italia brucia, stretto nella morsa degli incendi. Non soltanto la Sicilia, con "l'epicentro" dei roghi nel Palermitano, ma anche la Puglia e la Calabria. Centinaia le famiglie evacuate e tre vittime, un uomo e una donna di 77 e 75 anni, trovati carbonizzati nella loro casa a Cinisi, poco distante dall'aeroporto siciliano Falcone Borsellino. I cadaveri sono stati trovati da vigili del fuoco e polizia municipale all'interno di un'abitazione in condizioni molto precarie andata a fuoco. La terza vittima delle fiamme è stata invece registrata nella provincia di Reggio Calabria.
La Sicilia avvolta dalle fiamme
Decine gli incendi che hanno colpito diverse zone della Sicilia. Da ieri sera il fuoco ha colpito il monte Inserra a Palermo, che sovrasta i quartieri Tommaso Natale e San Lorenzo. Il fuoco è alimentato dal forte vento di scirocco che soffia da ieri. Oltre 1.500 persone sono state evacuate nelle ultime ore: circa 700 nella zona di Altofonte, nei pressi di Palermo. Altre a San Martino delle Scale, e anche Pizzo Sella a Mondello. L'evacuazione è stata gestita dalla Protezione civile. "Ma alcune famiglie hanno già fatto ritorno a casa", spiega il direttore della Protezione civile Sicilia Salvo Cocina. Le fiamme, divampate ieri sera, non hanno risparmiato neppure il Parco Archeologico di Segesta. Diversi abitanti delle zone limitrofe sono stati evacuati. Vigili del fuoco al lavoro dalla notte scorsa per impedire che le fiamme, che si vedono a chilometri di distanza, possano raggiungere la zona dell'ospedale Cervello. La situazione è sotto controllo. Incendio anche a Monte Gallo, così come nel quartiere Cruillas, a ridosso dell'ospedale Cervello. I vigili del fuoco sono ininterrottamente al lavoro da ieri.
Fiamme ancora attive nella discarica di Bellolampo, come confermato anche dal presidente della Regione Schillaci: "L’incendio che ha interessato l’impianto di smaltimento di rifiuti potrebbe rappresentare un serio pericolo per la salute dei cittadini residenti nell'area interessata e per l’ambiente, a causa della diossina e di sostanze simili che si sprigionano per effetto della combustione". Per questo, fa sapere il sindaco di Palermo Roberto Lagalla "nel punto sull’emergenza incendi, fatto alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Schifani, del prefetto di Palermo Cucinotta e della Protezione civile Nazionale, ho tenuto a precisare quanto sia importante che anche domani mattina, già a partire dalle 6, nonostante un miglioramento delle condizioni delle ultime ore, un canadair sia dedicato all’incendio che ha colpito la discarica". L'incendio ha costretto le autorità a chiudere, fino alle 11 di ieri, martedì 25 luglio, l'aeroporto Falcone e Borsellino, con la conseguente cancellazione di circa 20 voli. Caos anche per quanto riguarda i collegamenti ferroviari con l'aeroporto e in autostrada. In fiamme anche il convento di Santa Maria di Gesù all'interno del camposanto. Le fiamme hanno avvolto la struttura che rischia adesso di crollare. L'edificio dei frati Riformati è un monumento che risale al XV secolo e quei luoghi sono conosciuti anche perché lì vi morì San Benedetto il Moro nel 1589.
Vigili del fuoco impegnati per tutta la notte a Messina in località Curcuraci e Tono, dove sono state evacuate per precauzione alcune abitazioni, e nella frazione di Faro Superiore. Otto squadre al lavoro, operazioni di spegnimento in corso. A San Vito Lo Capo, nel trapanese sono in corso le operazioni di spegnimento di un incendio di vegetazione, evacuato un campeggio.
Spenti gli incendi in città, brucia la provincia
I vigili del fuoco, dopo una notte di intenso lavoro, sono riusciti a spegnere i roghi scoppiati nei vari quartieri di Palermo, ma la situazione rimane allarmante in provincia. Come riporta PalermoToday, le fiamme sono ripartite invece nella zona di San Martino delle Scale e preoccupa la situazione ad Altofonte, dove a breve è previsto anche l'intervento di un Canadair. Grazie anche alla perdita di potenza del vento di scirocco, che ha lasciato spazio a correnti più fresche, le autorità stimano di poter domare tutti gli incendi nelle prossime ore. Intanto, brucia ancora la discarica di Bellolampo, dove dopo gli interventi di ieri, è previsto anche oggi l'impiego di Canadair per domare gli ultimi focolai. Un incendio che ha creato problemi alla raccolta dei rifiuti ma soprattutto ripercussioni sulla qualità dell'aria, di cui ancora non sono stati forniti dati precisi. Sono ancora attivi fronti di San Martino delle Scale, frazione collinare di Monreale, e di Capaci, sul litorale Nord, e a Torretta, paese dell'entroterra sulla stessa costa. L'Asp ieri ha comunque avvertito la cittadinanza che è meglio non uscire da casa, raccomandando a fragili e anziani di farlo solo per casi eccezionali. Spenti gli ultimi roghi, si passerà alla conta dei danni che si preannunciano ingenti, anche per l'agricoltura. Oggi intanto si discuterà in Parlamento del riconoscimento dello stato di calamità per la Sicilia, richiesto ieri anche dal presidente della Regione, Renato Schifani.
Il sindaco di Palermo: "Emergenza in regressione"
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Sky Tg24: "Mi preoccupa il quadro generale mi lascia preoccupato, ma rispetto all'emergenza siamo in una fase di regressione. Riscontriamo ancora qualche focolaio boschivo sulla provincia e sono ancora in corso voli antincendio su Bellolampo. Attualmente, stiamo gestendo il focolaio nella discarica di Bellolampo e la situazione rimane al momento sotto controllo grazie alla collaborazione del Comando provinciale dei vigili del fuoco e del prefetto di Palermo Cucinotta".
"Riscontriamo ancora qualche situazione di difficoltà sulla rete elettrica - ha aggiunto - che ha subito alcuni danni , oltre a sovraccarichi, ma Enel sta provvedendo. L'ospedale Cervello è stato messo in sicurezza fin da subito, è stato sgomberato solo il reparto oncologico non tanto per il rischio diretto legato all'incendio quanto per la sua vicinanza la centrale del gas ad ossigeno. Credo che si sia fatto un buon lavoro anche se crisi come questa evidenziano la necessità di un potenziamento dell'organico dei vigili del fuoco".
La situazione in Calabria
Anche in Calabria il caldo e gli incendi non hanno dato tregua ai vigili del fuoco. La provincia di Reggio Calabria è quella maggiormente interessata. Roghi da Bagnara/Scilla sino alla punta estrema della Calabria compreso l'entroterra dell'Aspromonte. Numerosi incendi anche nei comuni sul versante ionico. Questa notte, comunicano i Vigili del Fuoco della Calabria, squadre dei Comandi di Catanzaro e Crotone sono state inviate su Cardeto e tra i comuni di San Giovanni Sambatello ed Ortì. Incendi ovunque nella Regione, 80 circa quelli ancora attivi che vedono impegnate le squadre dei vigili del fuoco. Criticità nella provincia di Crotone, 6 squadre impegnate in altrettanti incendi. Le fiamme hanno interessato anche vaste aree del comune di Strongoli, in località Gabella. Continuano ad arrivare richieste di soccorso per un incendio nella zona di Petilia Policastro.
Nella provincia di Catanzaro sono state segnalate criticità nelle nella zona sud del capoluogo, dove in via precauzionale sono state evacuate alcune abitazioni. Vasto incendio di vegetazione nel quartiere marinaro. Sul posto, comunicano i vigili del fuoco della Calabria, squadre della sede centrale, distaccamento di Sellia Marina. In via precauzionale evacuate abitazioni in via Trapani e Via Melito di Porto Salvo. Nella provincia di Cosenza criticità nel comune di Acri località Serra di Buda, dove il rogo ha interessato anche due abitazioni e nella frazione Serra Longa. Inoltre nel comune di Grisolia, dove un incendio dalla serata di ieri si è propagato in prossimità del centro abitato. Al momento sono oltre 360 le unità dei vigili del fuoco in servizio ordinario messe in campo per il contrasto agli incendi di vegetazione.
Roghi anche in Puglia
Le fiamme non hanno risparmiato neanche la Puglia, dove sono diversi i roghi che si sono sviluppati soprattutto nella provincia di Foggia. Nel primo pomeriggio le fiamme hanno interessato la contrada Ruggiano a Monte Sant'Angelo e la località di San Felice, vicino Vieste. Sono circa 20 gli ettari di bosco andati in fumo.
Nel Leccese la situazione più critica continua a essere quella di san Cataldo, zona Campo Verde e zona Villaggio Adriatico. Nell'area si è reso necessario evacuare la marina e le abitazioni per consentire che le operazioni di spegnimento si svolgessero nella massima sicurezza con l'ausilio della flotta aerea. "Ringrazio quanti già da ore stanno combattendo con le fiamme, sull’origine delle quali le forze dell’ordine sono già impegnate a fare luce" dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. "Con la collaborazione di tutti sono certo che riusciremo a domare le fiamme e a superare questo momento difficile nel minor tempo possibile".
Sui luoghi interessati sono già in azione da diverse ore i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, la Polizia Locale, gli aerei antincendio 'Canadair' e altre squadre di Vigili del Fuoco dalla provincia per moltiplicare gli sforzi. In arrivo due autobotti da Francavilla e da Taranto. La Croce Rossa sta allestendo un presidio sanitario a San Cataldo per prestare assistenza sia ai residenti sia ai soccorritori. Fino al completamento delle operazioni è fatta raccomandazione ai cittadini di non dirigersi verso San Cataldo e a chi vi risiede di lasciare le abitazioni dopo aver staccato le forniture di luce e gas e aver chiuso porte e finestre.
Continua l'incendio sul Gargano
Sul Gargano continua il rogo di Vieste-San Felice. Sono ripresi da dieci minuti i lanci dal cielo con canadair arrivati da Lamezia Terme. A terra sono state impegnate per tutta la notte una cinquantina di unitá, tra operatori del servizio anti incendio boschivo dell'Arif (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile e volontari. Per precauzione è stato richiesto il distacco delle linee elettriche della zona. L'incendio di Monte Sant'Angelo, sempre nel Gargano e sempre in provincia di Foggia, ha un nuovo fronte di fuoco e continua a bruciare. Anche per questo è stato richiesto l'intervento aereo. A San Cataldo, località marina di Lecce, stamattina sono iniziate le operazioni di bonifica. Il primo bilancio è di 90 ettari bruciati con tutta la pineta inghiottita dalle fiamme. In fumo anche alcune villette, due auto, una sessantina di giardini privati, e decine di gazebo. La cosa che preoccupa sia a Lecce che a Foggia è il vento di maestrale che non agevola le operazioni di spegnimento e bonifica. anzi è alto il rischio di ripresa dei roghi.