Sei anziani morti nella Rsa, l'antincendio non funzionava: il mistero del volantino
In un avviso si parlava di problemi ai sistemi di sicurezza, ma quattro mesi fa un altro incendio era stato sfiorato e i rilevatori di fumo erano rimasti spenti. I vigili del fuoco sono al lavoro col laser per risalire alle cause: le ultime novità
Gli anziani morti nel rogo della casa di riposo, si allarga l'inchiesta: nuovi indagati
L'incendio nella residenza per anziani di Milano ha provocato la morte di sei persone e ottantuno feriti. Ora, è il tempo delle indagini per risalire alle cause. Nelle ultime ore sono aumentati gli interrogativi sui sistemi di sicurezza della Rsa "Casa per coniugi" di via dei Cinquecento, nel quartiere Corvetto della città. Proprio qualche giorno prima dell'incendio era stata affissa una "comunicazione presidio antincendio", firmata dalla direzione. All'avviso si aggiunge una testimonianza di uno dei lavoratori della struttura che parla di altri problemi agli impianti antincendio, risalenti a quattro mesi fa.
I problemi ai sistemi antincendio e l'altro incidente sfiorato
Qualche giorno prima dell'incendio, nella residenza per anziani di Milano era stato affisso un avviso: "Buongiorno a tutti, come già comunicato alle reception, si informa che a causa di alcune problematiche degli impianti di rilevazione fumi delle due strutture, nel turno notturno 21, 7 (ove cala il personale) sarà presente in struttura un addetto di un'azienda specializzata nella lotta antincendio ad alto rischio, si alterneranno due addetti", si legge.
"L'addetto notturno entrerà in Coniugi alle ore 21:00 e successivamente effettuerà continui controlli nelle due strutture, sicuramente nelle zone del seminterrato ove non presente personale e salirà anche ai nuclei piani per il presidio antincendio", si conclude l'avviso.
Il sistema di rilevazione del fumo è stato posto sotto sequestro: si dovrà capire perché, come pare, non abbia suonato l'allarme. Ma c'è da fare chiarezza anche sulle cause dell'incendio, anche perché nel recente passato altri incidenti di questo tipo sono stati sfiorati e le criticità rilevate sono le stesse.
"Una volta è successo che il microonde si è bruciato ma nella cucina sopra il pannello non ha suonato", ha raccontato una delle lavoratrici della residenza per anziani "Casa per Coniugi" al Tg1. In quella occasione fu lei ad accorgersi di cosa stava succedendo nella struttura.
Le cause dell'incendio nella Rsa di Milano: vigili al lavoro col laser
Come riporta MilanoToday, l'incendio che ha poi causato la morte di sei persone è partito dalla stanza 605, da uno dei letti. Le fiamme hanno causato poi una densa nube di fumo che ha sorpreso gli altri anziani nelle camere. Per capire l'origine delle fiamme, i vigili del fuoco continuano il loro lavoro di analisi anche grazie al laser scanner: "Il laser scanner è uno strumento che congela lo scenario - come spiegato dall'Ingegnere Antonio Maggi del Nucleo investigativo antincendio (Nia) di Roma e l'Ispettore Andrea Foggetti del Nia Lombardia - Facendo una nuvola di punti e scansionandone due milioni al secondo riesce a riprodurre tutto esattamente in 3D".
La tecnologia cercherà di dare risposta alle domande della Procura. Nel frattempo 67 ospiti dell'Rsa sono stati dimessi dagli ospedali dopo essere rimasti intossicati nell'incendio che ha interessato la struttura milanese. Gli anziani sono stati trasferiti in altre strutture di Milano, come Pio Albergo Trivulzio, Fondazione Don Gnocchi, Golgi Redaelli, Rsa Adriano, Rsa Girola e Famagosta. Anche gli altri ospiti della Rsa, che è rimasta inagibile dopo il rogo, sono stati ricollocati in altre strutture.
"Se ci saranno responsabilità, chi ha sbagliato, compreso il Comune, dovrà pagare. Rimane il fatto che purtroppo sei persone sono morte", ha detto ai microfoni di Rai News 24 il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Per gli interventi di manutenzione delle Rsa di proprietà del Comune l'amministrazione aveva aperto un bando l'anno scorso, ma nella "Casa per Coniugi" pare fosse fuori uso l'impianto di rilevazione fumi. "Il bando era aperto da tempo - ha osservato Sala - e non è un mistero né che i tempi della pubblica amministrazione non sono veloci, né che strutture che meritano interventi di manutenzione straordinaria in tutta Italia sono tantissime. Consapevoli di ciò - ha concluso il sindaco - doveva esserci una vigilanza notturna. Ora perché la società che garantisce la gestione di questo immobile non lo abbia fatto sufficientemente bene non sta a me dirlo, ci sono indagini in corso".