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Sabato, 20 Aprile 2024
Brindisi

Brucia materasso per protesta, inferno di fiamme e fumo nel centro di accoglienza: un morto

La tragedia accende un faro ancora una volta sui Cpr

Un uomo originario del Marocco ha perso la vita nel pomeriggio di ieri lunedì 19 dicembre nel centro di accoglienza e rimpatrio migranti di Restinco, a Brindisi. La vittima è rimasta intossicata dal fumo che si è sprigionato a causa di un incendio partito dal dormitorio dove un altro migrante, giunto nel Salento dal Gambia, aveva appiccato il fuoco ad un materasso in segno di protesta.

Non era il primo episodio della giornata. Altri roghi di portata più ridotta erano stati appiccati per le stesse ragioni ed erano poi stati spenti dai vigili del fuoco del comando locale. Dopo le 13 però, la situazione è degenerata. L'ultimo incendio in ordine di tempo, si è propagato velocemente e ha sprigionato una grande quantità di fumo, che ha sorpreso nel sonno la vittima, non ancora quarantenne, che non ha avuto la forza di alzarsi e scappare ed è morta nel dormitorio. Intossicato e condotto in ospedale anche il responsabile del rogo. Sul posto le forze dell'ordine al lavoro per ricostruire con esattezza la dinamica dell'accaduto.

Cpr Cara restinco

La tragedia accende un faro ancora una volta sui Cpr: non è la prima volta che a Restinco accadono tragedie. Già il garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, nel suo rapporto, riscontra e segnala la fatiscenza delle strutture, la sistematica disapplicazione delle norme, l’assenza di protocolli tra enti gestori e Asl, il totale isolamento di tali strutture dal territorio, la nullafacenza forzata per assenza di qualsiasi attività dedicata agli "ospiti".

In stato di arresto sono finiti un georgiano e un tunisino “per aver cagionato la morte del cittadino marocchino come conseguenza del reato di danneggiamento della struttura pubblica”

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