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Giovedì, 25 Aprile 2024
Area rossa / Roma

L'incendio di Malagrotta: un disastro ambientale con tre gravissime emergenze per Roma

Scatta la zona rossa per un raggio di 6 chilometri ma oltre l'emergenza immediata ci saranno gravi conseguenze per la Capitale

Come dicembre 2018, più di dicembre 2018. A Roma brucia l'ennesimo impianto che tratta i rifiuti, quello privato gestito dalla E.Giovi di Manlio Cerroni a Malagrotta. Da mercoledì pomeriggio due capannoni nell'area del gassificatore mai partito e della seconda linea di trattamento meccanico e biologico sono finiti in fiamme. Un rogo non ancora domato perché, come spiegano i vigili del fuoco "l'incendio è molto complicato. Trattandosi di materiale combustibile anche abbassando le fiamme poi riprendono. Andrà avanti almeno per un giorno".

Due emergenze però si accompagnano alle fiamme ancora attive e lontane dall'essere spente: la nube che allarma i cittadini e il caos rifiuti alle porte.

Già, perché l'impianto di Cerroni è centrale per il ciclo dei rifiuti romani: 900 le tonnellate trattate al giorno dal tmb bruciato, altre 300 nell'altro non intaccato ma difficilmente agibile nei prossimi giorni. 1200 tonnellate che, ad ora, non hanno sbocco e rischiano di restare a terra. Non a caso già ieri sera comune e regione si sono messe al lavoro per trovare una soluzione, l'ennesima d'emergenza in un'impiantistica già fiaccata dal rogo al Tmb salario del 2018.

Cosa succede ai rifiuti di Roma dopo l'incendio di Malagrotta

incendio malagrotta tmb cerroni-2

C'è però un'emergenza più urgente e impellente da affrontare, quella della nube levatasi con il rogo. I vigili del fuoco spiegano che "qualunque fumo prodotto da una combustione non è da respirare. Le norme da seguire sono quelle solite, chiudere porte e finestre". Il Comune di Roma ha diffuso le proprie raccomandazioni, fatte proprie anche dal sindaco di Fiumicino. Spinta dal vento infatti la nube si sposta verso ovest, la città aeroportuale.

I signori dei rifiuti a Roma

Il Comune di Roma raccomanda, "a titolo precauzionale alla popolazione presente nel raggio di sei chilometri dalla zona dell'incendio di: non sostare nei pressi dell'area interessata dall'incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d'aria". Chiuse intanto tutte le attività nel raggio di sei chilometri: stop ad attività scolastiche e centri estivi, divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale, divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell'area individuata. Si raccomanda di limitare le attività all'aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti.

Nel giro di 24/48 arriveranno i primi risultati dei rilievi dell'Arpa quelli effettuati attraverso le centraline. Intanto gli uffici della regione Lazio della Pisana resteranno chiusi per tutta la giornata di oggi. 

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