Laura e Claudia investite al casello, per l'automobilista scatta il ricovero (obbligatorio) in psichiatria
La decisione del gip per il 39enne che ha causato la morte di Laura Amato e Claudia Turconi, tamponate e uccise mentre erano ferme nella loro auto
Obbligo di ricovero nel reparto di Psichiatria (nell'ospedale di Piacenza) e libertà vigilata per un anno. Così ha deciso il gip di Milano, Ileana Ramundo, per il 39enne responsabile dell'incidente sull'A4 lo scorso 18 febbraio costato la vita a Laura Amato e Claudia Turconi.
La visione dei filmati di sorveglianza della rete autostradale è stata determinante per ricostruire la dinamica dell'incidente. Si vede la Lancia Y su cui viaggiavano le due donne procedere a ridotta velocità per immettersi nella corsia riservata al ritiro del biglietto di pedaggio. Poi la Lancia Musa guidata dal 39enne sopraggiunge ad alta velocità e le colpisce. L'auto delle due donne viene sbalzata in avanti per diversi metri.
Laura e Claudia travolte e uccise da un'auto al casello: il video dell'incidente
L'uomo è risultato positivo alla cannabis e alle benzodiazepine. Il 39enne, indagato per omicidio colposo plurimo, era in cura da anni per disturbi psicotici. Il 16 febbraio aveva avuto una crisi e la moglie gli ha suggerito di andare in ospedale per farsi prescrivere dei farmaci. Ospedale di Piacenza dal quale è andato via. Stando agli accertamenti, è ricomparso il giorno dopo all'aeroporto di Malpensa, dove avrebbe voluto prendere un volo per il Marocco. Vedendo le sue condizioni, è stato portato al presidio medico e là, secondo gli atti acquisiti, gli sono state somministrate una cinquantina di gocce di un farmaco con benzodiazepine. Gli operatori hanno poi chiamato un'ambulanza e il 39enne è stato portato all'ospedale di Gallarate, ma anche da là è andato via. Poi lo schianto.
Adesso la decisione di applicare la sicurezza per pericolosità sociale. A breve, su richiesta del pm, sarà disposta anche una perizia psichiatrica.