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Sabato, 20 Aprile 2024
Il disastro sul Gargano / Foggia

Sette vite distrutte in volo: l'ultimo viaggio e poi il disastro

Il tragico destino dei passeggeri: nessuno doveva essere su quel volo

Che cosa sia realmente accaduto la mattina del 5 novembre in volo, poco dopo le 9, all’altezza di Apricena, lungo il tragitto in elicottero che dalle Isole Tremiti stava riportando sulla terraferma una famiglia di turisti sloveni composta da quattro persone, tra cui il direttore 54enne della principale tv commerciale slovena, Bostian Rigle e i figli di 13 e 14 anni, e il medico del pronto soccorso di San Severo e della postazione del 118 di San Domino, Maurizio De Girolamo, lo stabiliranno le indagini sull'accaduto, comprese quelle annunciate dall'Ansv, l'agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che ha già disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un team investigativo sul luogo della tragedia.

Nella combo in alto da destra i piloti Andrea Nardelli e Luigi Ippolito e Maurizio De Girolamo , di 64 anni, medico del 118, morti sull'elicottero partito dalle isole Tremiti

Alla guida dell’elicottero A 109 marche di identificazione I-Piki di Alidaunia, c’erano Luigi Ippolito, pilota di elicotteri ed aerei con una lunga esperienza alle spalle e tra più validi d'Italia, e il suo co-pilota Andrea Nardelli, entrambi di Foggia.

Il viaggio che è costato la vita ai sette occupanti rientrerebbe nel servizio di trasporto passeggeri effettuato su richiesta o comunque nell’ambito del collegamento quotidiano che dal 1985, con assenso ministeriale e in collaborazione con l’assessorato ai Trasporti della Regione Puglia, la società di navigazione aerea garantisce ogni lunedì e venerdì effettuando scalo a Vieste. Nel periodo estivo anche sabato e domenica.

Maurizio De Girolamo, padre dell’ex deputato forlivese Carlo Ugo, secondo quanto riferito dal sindaco delle Isole Tremiti Giuseppe Calabrese e poi ribadito da Michele Emiliano, terminato il turno di lavoro notturno avrebbe voluto prendere il traghetto - fermo per via delle cattive condizioni delle acque - ma si sarebbe visto costretto a optare per il ritorno a casa in volo. Le vacanze della famiglia slovena, invece, erano terminate il giorno prima, ma avevano perso il traghetto del rientro. Poi il maltempo e la scelta di prendere l'elicottero l'indomani.

L'elicottero di Alidaunia aveva perso il contatto radio alle 9.27. Da quel momento in poi sono scattate le ricerche dei vigili del fuoco nella zona a Sud di Apricena, investita, in quelle ore da una tempesta di pioggia, vento e banchi di nebbia. Per alcune ore gli elicotteri della Polizia di Stato, l’HH139 dell’84° Csar del 15esimo Stormo dell’Aeronautica Militare partito dalla base di Gioia del Colle e l’aeromobile del 115 di Pescara, hanno perlustrato la zona del Gargano tra San Severo, San Nicandro Garganico, Apricena e San Marco in Lamis, fino a quando non sono stati individuati i resti del mezzo precipitato in circostanze misteriose, per le quali la Procura di Foggia, sul posto con il Procuratore capo Ludovico Vaccaro, ha aperto un fascicolo d’inchiesta per disastro aviatorio colposo.

In prossimità delle rovine di Castelpagano, in agro di Apricena, sono in corso i rilievi sul luogo dell'incidente da parte delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco, mentre le operazioni di recupero dei corpi delle vittime - rese difficili dalla pioggia copiosa che si è abbattuta in tutta la provincia di Foggia, dal fango e della morfologia del territorio, decisamente impervio - sono cominciati ufficialmente alle 19.30. Con oltre 20 tra tecnici e sanitari, alle attività di ricerca, ha preso parte anche il Soccorso Alpino Speleologico Pugliese. 

Intanto il sindaco di Apricena ha fatto sapere che nella giornata di domani, in segno di vicinanza alle famiglie, agli amici e ai conoscenti delle vittime, verrà proclamato il lutto cittadino. Saranno sospese tutte le manifestazioni pubbliche in programma: “La nostra comunità è vicina alle famiglie delle vittime di questa immane tragedia: Liza di soli 13 anni, Bostjan, Jon e MatejaCurk Rigler, Maurizio De Girolamo, Luigi Ippolito e Andrea Nardelli”.

Si fermerà anche San Severo nelle ore del funerale del dottor Maurizioe De Girolamo, "per ricordare un operatore sanitario, un medico, un lavoratore morto mentre faceva ritorno a casa, dopo il suo turno di lavoro al servizio degli altri. Domani adotterò il provvedimento formale per dichiarare lutto cittadino" scrive su Facebook il sindaco Francesco Miglio.

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