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Martedì, 23 Aprile 2024
La dinamica dell'incidente / Roma

In sei in un'auto omologata per quattro: così sono morti i 5 ragazzi a Roma

La Fiat 500 viaggiava oltre i limiti di velocità. Disposta l'autopsia. La ricostruzione dei carabinieri

Erano in sei su un'auto omologata per quattro e viaggiavano - parrebbe di poco - oltre il limite orario dei 50 km/h obbligatorio nei centri abitati. Sarebbero queste due le cause principali che hanno determinato l'incidente stradale avvenuto a Roma, su via Nomentana, nel quale sono morti cinque giovani ragazzi di età compresa fra i 17 e i 22 anni (Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti, Giulia Sclavo e Flavia Troisi). La tragedia stradale è avvenuta la notte fra giovedì e venerdì a Tor Lupara, frazione del comune di Fonte Nuova, periferia nord-est della capitale. Assieme a loro un sesto amico, Leonardo Chiapparelli, rimasto gravemente ferito e trasportato d'urgenza all'ospedale Sant'Andrea dove si trova in prognosi riservata.

Una dinamica ancora in corso di accertamento con i carabinieri della compagnia di Monterotondo che, dopo aver eseguito i rilievi scientifici e comunicato la tragica notizia ai familiari delle vittime, hanno ascoltato e stanno ascoltando alcuni testimoni che avrebbero assistito allo schianto mortale. Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dalla visione della numerose telecamere presenti nell'area della tragedia. Escluso al momento il coinvolgimento di altri veicoli. 

La dinamica dell'incidente

Secondo quanto accertato sino a questo momento dagli inquirenti, la comitiva di amici, nati e cresciuti insieme nella piccola frazione di Tor Lupara, aveva passato la serata in un locale che si trova poco distante - circa mezzo chilometro - dal civico 611 della via Nomentana dove si è poi consumata la tragedia. Usciti dal locale, dove si erano incontrati per festeggiare il 17esimo compleanno di Flavia Troisi, nata il 25 gennaio del 2006, Valerio Di Paolo, che si trovava alla guida della Fiat 500 di proprietà della mamma, ha perso il controllo della vettura all'altezza dell'incrocio con via IV Novembre. La vettura avrebbe urtato lo spigolo di un marciapiede che avrebbe a sua volta fatto da trampolino sbalzando la macchina. Poi l'impatto contro un palo della luce e contro un albero, con la 500 che si è poi ribaltata diverse volte, terminando la propria corsa cappottata.

In condizioni disperate, per Valerio, Simone, Alessio e Flavia i soccorritori nulla hanno potuto se non constatarne il decesso. In condizioni critiche Giulia è invece deceduta dopo il trasporto d'urgenza al policlinico Umberto I. Unico superstite Leonardo, accompagnato d'urgenza all'ospedale Sant'Andrea in condizioni gravissime. I carabinieri hanno informato il pubblico minstero di turno della procura della repubblica di Tivoli il quale ha disposto che le salme delle giovanissime vittime siano traslate presso l’obitorio di medicina legale Roma La Sapienza per i successivi esami autoptici. Un atto dovuto, al fine di accertare se i ragazzi fossero alterati dall'assunzione di alcol o sostanze stupefacenti. 

Nati e cresciuti a Tor Lupara, Alessio Guerrieri e Simone Ramazzotti, erano cugini e vivevano sulla stessa strada della frazione del comune di Fonte Nuova. Tor Lupara dove vivevano anche le altre vittime, meno che Leonardo Chiapparelli, residente nella vicina Colleverde di Guidonia. Appassionato di kickboxing Valerio Di Paolo, Leonardo Chapparelli ed Alessio Guerrieri erano anche compagni di squadra con il Tor Lupara calcio, con la società che ha da subito manifestato vicinanza e cordoglio per la perdita dei suoi ragazzi. Tutti diplomati dopo aver studiato in alcuni istituti superiori di Monterotondo, avevano tutti frequentato la scuola media Aldo Moro di Fonte Nuova. 

Una comunità in lutto quella di Fonte Nuova, con il sindaco Piero Presutti che ha poi dichiarato all'Adnkronos commentando le polemiche sollevate sulla pericolosità della strada dopo l'incidente in cui sono morti cinque ragazzi e un sesto è ferito gravemente: "Oggi è il momento del dolore e non accetto speculazioni, anche perché non mi pare il caso di rispondere a tono. Il punto in cui è avvenuto il drammatico incidente costato la vita a cinque nostri ragazzi, figli di famiglie da sempre residenti qui, è una strada centralissima tra la chiesa, l'ufficio postale e il comando di Polizia Locale, monitorato dalle telecamere del nostro sistema sorveglianza le cui immagini sono già state date all'autorità giudiziaria".

"La commozione è forte per tutti - spiega ancora il primo cittadino con l'amministrazione che ha proclamato lutto cittadino per il giorno in cui verranno celebrati i funerali -. Abbiamo già messo le bandiere a mezz'asta e aspettiamo l'autorizzazione per i funerali. Intanto abbiamo predisposto gli atti per il lutto cittadino. Ci siamo passati nel 2007 con una tragedia analoga, ma il posto in cui avvenne quell'incidente era un tratto verso Mentana all'uscita del paese, notoriamente pericoloso e oltretutto extraurbano. Ora lì sono state istallate telecamere e un autovelox, autorizzato con tanta fatica dalla Prefettura alla luce dei tanti incidenti, e contestato da moltissimi cittadini, magari gli stessi che oggi lamentano la pericolosità di una strada, al contrario centralissima, come quella dove all'alba di oggi sono morti i ragazzi".
 
 

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