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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Incidenti al passaggio a livello: fretta e distrazione le principali cause

Nel 2018 il numero degli incidenti è diminuito del 64% rispetto all'anno precedente. Fs e ILCAM hanno lanciato una campagna internazionale di informazione e sensibilizzazione

Nel 2018 sono stati nove gli incidenti avvenuti nei passaggi a livello, con un bilancio complessivo di quattro morti e 20 feriti. Un dato in calo del 64% rispetto al 2017, quando gli incidenti dello stesso tipo erano stati addirittura 28, con sei decessi. A confermarlo sono i numeri forniti da Ferrovie dello Stato che previsa come un morto e la maggior parte dei feriti registrati nel 2018 faccia riferimento allo scontro tra un tir ed un treno avvenuto il 23 maggio del 2018 a Caluso, in provincia di Torino

Incidenti al passaggio a livello: le principali cause

Ma per quale motivo avvengono questa particolare tipologia di incidenti? Le principali cause, nonostante i numeri in calo, sono la fretta e la distrazione. Gli incidenti ai passaggi a livello, raramente imputabili al sistema ferroviario, dipendono principalmente dal mancato rispetto del Codice della Strada (art. 147), da fretta, distrazione e comportamenti abitudinari errati. Cause sono anche stanchezza, stress, velocità elevata, abuso di alcol o sostanze stupefacenti.
 
Automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, spesso indisciplinati o distratti da smartphone e dispositivi elettronici, sottovalutano i rischi connessi all’attraversamento di un passaggio a livello, in corso di chiusura o chiuso, mettendo in pericolo la propria vita, quella degli altri utenti della strada e di quanti viaggiano sui treni.

Il piano di eliminazione dei passaggi a livello

Parallelamente, il piano di eliminazione dei passaggi a livello predisposto da Rete Ferroviaria Italiana prosegue senza sosta. RFI prevede di eliminare nel 2019 ulteriori 120 passaggi a livello, di cui 85 in consegna a privati, e di realizzare opere per circa 60 milioni di euro.Nel 2018 sono stati 101 gli incroci fra strada e ferrovia eliminati, di cui 87 in consegna a privati. Una media di oltre una soppressione ogni quattro giorni, con un investimento economico di circa 72 milioni di euro.

Oggi la rete ferroviaria nazionale – oltre 16.700 km di linee – è intersecata da 4.427 passaggi a livello, di cui 653 in consegna a utenti privati. A inizio anni ‘90 i passaggi a livello attivi sul territorio nazionale erano oltre 12mila.

Negli ultimi venti anni sono stati quindi eliminati circa 8mila attraversamenti fra strada e ferrovia con un investimento economico da parte di Rete Ferroviaria Italiana di circa 1,5 miliardi di euro. Gli interventi sono finanziati dallo Stato con appositi fondi e concordati con Regioni, Province e Comuni e Enti che gestiscono servizi, quali ad esempio Anas.

La campagna 'Lo stop più importante del giorno'

Obiettivo del Gruppo FS Italiane – anche quest’anno al fianco di ILCAD (International Level Crossing Awareness Day), la campagna internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello promossa dalla Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) – è quello di azzerare progressivamente il numero di incidenti e morti ai passaggi a livello.

“Lo stop più importante del giorno” è lo slogan scelto per l’undicesima edizione della giornata-evento in programma oggi ad Amersfoort (Olanda). Gli oltre 40 Paesi partecipanti hanno scelto di affrontare il tema rivolgendosi quest’anno ad autotrasportatori e conducenti di mezzi pesanti.

Le nuove linee ferroviarie sono realizzate senza passaggi a livello

Il piano di eliminazione dei passaggi a livello è soltanto una delle azioni avviate dal Gruppo FS Italiane – in linea con il Piano industriale 2019-2023 – per migliorare la sicurezza della circolazione ferroviaria e stradale. Nel piano di interventi rientrano infatti anche le attività di manutenzione e di upgrade tecnologico degli strumenti di controllo che regolano i sistemi di attraversamento a raso. Quasi la totalità, circa il 95%, degli attuali 3.774 passaggi a livello gestiti direttamente da RFI sono attrezzati con avanzati sistemi tecnologici che li rende sempre più affidabili e sicuri, tra cui il sistema Protezione automatica integrativa - Passaggi a livello (PAI-PL).

Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e consente di arrestare la circolazione ferroviaria fino alla risoluzione dell’anormalità. L’automazione di ulteriori passaggi a livello è prevista nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico di ciascuna regione.
 
Autotrasportatori e conducenti di mezzi pesanti spesso sottovalutano i rischi anche per inadeguata formazione o carenza di informazioni su potenziali pericoli e conseguenze di un eventuale impatto con un treno. La UIC quest’anno ha pertanto deciso di rivolgersi agli autisti professionisti invitandoli a prestare massima attenzione all’attraversamento dei passaggi a livello.

Scopo della campagna ILCAD è quello di informare e sensibilizzare tutte le persone (pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti, autotrasportatori) sui comportamenti sicuri da adottare in prossimità delle intersezioni con le linee ferroviarie:

  • attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate;
  • fermarsi quando le sbarre sono in chiusura;
  • attendere la riapertura delle barriere;
  • non scavalcare né passare sotto le sbarre quando sono chiuse;
  • non sollevare le barriere quando sono abbassate;
  • rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello;
  • osservare scrupolosamente le norme del Codice della Strada (art. 147) tra cui, per esempio, l’obbligo di sgombrare il passaggio anche abbattendo una barriera quando necessario.

A cosa servono i passaggi a livello

I passaggi a livello sono i punti dove i treni incrociano la viabilità stradale. La loro funzione è quella di separare il traffico ferroviario da quello stradale. È necessario attraversarli con molta attenzione, rispettando quanto prevede il codice stradale, per evitare potenziali pericoli, sia per persone sia per il treno. Le nuove linee ferroviarie, oggi, sono costruite senza passaggi a livello.

Come sono fatti i passaggi a livello

Il passaggio a livello a barriere complete occupa tutta la carreggiata stradale: il segnale semaforico si accende a luce rossa fissa, suona la campanella posizionata sullo stante del PL e poco dopo le barriere iniziano a chiudersi. Al termine della chiusura il segnale luminoso rosso lato strada resta acceso fisso. Il passaggio a livello del tipo a semibarriere occupa mezza carreggiata stradale: i due semafori a luce rossa lampeggiano alternativamente e contemporaneamente suona la campanella, prima che le semibarriere inizino a chiudersi.

Come funzionano i passaggi a livello

Le operazioni di apertura e chiusura dei passaggi a livello sono gestite a distanza da appositi apparati. Sistemi tecnologici – quali telecamere o sistemi tipo radar – permettono di verificare che mezzi (auto, camion o autoarticolati) non siano rimasti fra le barriere.
Oggi i moderni sistemi elettrici ed elettronici, in molti casi azionati dal passaggio dei treni, consentono di tenere abbassate le sbarre per il tempo strettamente necessario al passaggio dei convogli. In questo modo sono stati ridotti sensibilmente i tempi di attesa rispetto al passato, quando i custodi assicuravano la chiusura e l’apertura delle sbarre a orari stabiliti. I PL sono sempre segnalati, anche quando sono aperti.

La chiusura del passaggio a livello è segnalata dal suono della campanella, dall’accensione del segnale semaforico luminoso, lato strada, e dal movimento delle barriere che iniziano ad abbassarsi.

Passaggi a livello, le regole da rispettare

Il comportamento ai passaggi a livello è regolato dal Codice della Strada, articolo 147. È necessario quindi attraversare gli incroci tra ferrovia e strada con molta attenzione e osservare scrupolosamente il Codice della Strada per evitare potenziali pericoli per i pedoni, gli automobilisti e per il treno e i viaggiatori.

Poche e semplici le regole da rispettare in prossimità di un passaggio a livello. Attraversare un passaggio a livello solo quando le barriere sono completamente alzate. Non scavalcare le barriere, non passare sotto le sbarre e non sollevare le barriere. Il passaggio del treno non è il segnale che si possono attraversare i binari. Subito dopo, infatti, sulle linee a doppio binario potrebbe passare un altro convoglio in direzione opposta o sul binario attiguo. Rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello.

Nuove tecnologie per sicurezza passaggi a livello

Una nuova tecnologia, il sistema Protezione Automatica Integrativa - Passaggi a Livello (PAI-PL), è in corso di installazione sui passaggi a livello per i quali non è stato ancora trovato un accordo con gli Enti locali per la loro eliminazione. Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e blocca immediatamente la circolazione ferroviaria fino alla completa risoluzione dell’anormalità.

I passaggi a livello gestiti dai privati

I passaggi a livello gestiti da privati sono generalmente necessari per dare accesso a fondi separati dalla ferrovia e il relativo uso è regolato da una specifica convenzione tra RFI e uno o più privati utilizzatori, ai quali è affidata la chiave/dispositivo di apertura e chiusura del passaggio, in base a specifiche regole di comportamento che consentono di attraversare il passaggio a livello in sicurezza.

Il ruolo degli Enti locali

La sostituzione dei passaggi a livello con opere alternative (cavalcaferrovia e sottopassi) è una scelta concordata con gli enti territoriali interessati. Nel corso degli ultimi anni Rete Ferroviaria Italiana ha sottoscritto numerosi accordi e convenzioni con gli enti locali. La scelta dell’opera sostitutiva da realizzare è subordinata alle condizioni orografiche e idrogeologiche del territorio, alle urbanizzazioni e ai vincoli archeologici o paesaggistici; inoltre sono presenti particolari esigenze delle Amministrazioni locali quali, ad esempio, i nuovi piani urbanistici.

Una volta individuata la tipologia e la localizzazione dell’opera sostitutiva, i numerosi attori coinvolti – Comuni, Province, Regioni, Soprintendenze Archeologiche e Ambientali, Vigili del Fuoco, Ministero della Difesa, Anas, Autorità di Bacino, Consorzi Fiumi e Fossi, Enti Parco, Enel, Telecom – si confrontano per approvare il progetto definitivo nelle Conferenze di Servizi, convocate direttamente da RFI.
 

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