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Giovedì, 18 Aprile 2024
CRONACA

Corruzione, bufera sulla Finanza: indagato il comandante in seconda

Inchiesta della Procura di Napoli: nel mirino il generale Vito Bardi. Arrestato anche il comandante delle Fiamme gialle di Livorno Massimo Mendella. Avrebbe preso mazzette per un milione

ROMA - Il generale Vito Bardi, comandante in seconda della guardia di finanza, è indagato per un'ipotesi di corruzione nell'inchiesta della procura di Napoli che stamattina ha portato all'arresto del comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Livorno, il colonnello Fabio Massimo Mendella. Quest'ultimo è accusato di aver intascato un milione di euro in cambio di verifiche e accertamenti fiscali mai svolti.

Secondo quanto scritto da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, "Bardi è sospettato di aver ricevuto parte di quella somma oltre ad alcuni regali e favori". Stamattina Mendella è stato arrestato oggi, insieme al commercialista napoletano Pietro De Riu, con l'accusa di concorso in concussione per induzione e rivelazione del segreto d'ufficio.

Bardi è diventato comandante in seconda della guardia di Finanza (in pratica, il numero due del corpo) il 5 settembre 2013. E' subentrato al generale di corpo d'armata Emilio Spaziante, andato in pensione e arrestato con l'accusa di corruzione nell'ambito della maxi inchiesta sulle tangenti del Mose. Bardi, 63 anni, è originario di Potenza. Ha ricoperto, tra l'altro, l'incarico di comandante interregionale dell'Italia meridionale.

Secondo i pm titolari dell'inchiesta (Piscitelli e Woodcock), Mendella tra il 2006 e il 2012 - quando era responsabile del settore verifiche al Comando provinciale della Guardia di finanza di Napoli - tramite De Riu avrebbe incassato insieme ad altre persone - in corso di identificazione - oltre un milione di euro da vari imprenditori napoletani come "compenso" per evitare verifiche ed accertamenti fiscali.

Dopo il 2012 Mendella fu trasferito al comando provinciale di Roma e, secondo l'ipotesi investigativa, in occasione di questo trasferimento sarebbe stata trasferita anche la sede della società holding - la Gotha spa - oggetto di una verifica "pilotata", poi effettivamente svolta dal gruppo di sezioni coordinate dal colonnello Mendella.

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