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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Blitz

Pagavano 300 euro un Green Pass falso per non far vaccinare i figli

Indagine in tutta Italia da parte della polizia che ha scoperto una banda: 25 gli indagati

Green Pass falsi al prezzo di 300 euro che venivano acquistati anche dai genitori per i proprio figli minorenni ai quali non volevano far fare il vaccino. A scoprire questo racket sui certificati verdi fasulli sono stati gli agenti della polizia di Termini Imerese che hanno scoperto un’organizzazione che si muoveva su tutto il territorio nazionale. L’indagine ha portato oggi a un maxi blitz in tutta Italia, scoprendo quella che gli inquirenti ritengono essere una vera organizzazione, specializzata nella vendita di Green Pass taroccati, capaci di eludere i normali controlli elettronici, in vendita con tanto di “sconti famiglia”.

Sono 25 al momento gli indagati in possesso della falsa certificazione. Ci sono due gestori di un panificio, un ristoratore, un dipendente comunale, un appartenente alle forze dell’ordine. Tra gli indagati anche minori a cui i genitori avevano acquistato la falsa certificazione per non sottoporli al vaccino. I poliziotti hanno lavorato anche nei meandri del mondo informatico, scoprendo come la voce si spargesse sopratutto tramite i canali social: su tutti Telegram. In particolare ci sarebbe un canale dedicato dove poter far richiesta per avere il documento contraffatto.

Sono così scattate venti le perquisizioni in ambito nazionale, in cui la polizia ha sequestrato Green pass cartacei e oltre trenta dispositivi informatici all’interno dei quali i certificati erano conservati in formato digitale. 15 le provincie italiane coinvolte: Roma, Cremona, Aosta, Cosenza, Lucca, Caltanissetta, Agrigento, Palermo, Bologna, Olbia, Bari, Venezia, Treviso, Mantova e Salerno.

Le indagini sono ancora in corso e al vaglio degli investigatori ci sono adesso anche i dispositivi telefonici che possono consentire di rinvenire altre certificazioni false acquistate per familiari e conoscenti e alcuni conti correnti italiani utilizzati per far transitare i pagamenti per l’acquisto dei falsi Green pass. Con la collaborazione del Ministero della Salute, i falsi green pass individuati saranno disabilitati.

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