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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Milano

"Non ci possono obbligare a fare il vaccino": la protesta degli infermieri no vax

Al sit-in organizzato a Milano dal sindacato Cub numerosi operatori sanitari hanno espresso il proprio dissenso contro la legge che impone la vaccinazione anti Covid a chi lavora nelle strutture ospedaliere

In piazza per manifestare contro l'obbligo di vaccinazione per infermieri e Oss. È la protesta andata in scena venerdì 21 maggio davanti alla sede della Regione Lombardia, dove poco più di una cinquantina di operatori sanitari aderenti al sindacato Cub hanno espresso il proprio dissenso contro la legge che impone la somministrazione del vaccino anti Covid a chi lavora nelle strutture ospedaliere o con soggetti a rischio.

"Abbiamo fatto il vaccino, ma siamo contro l'obbligo imposto dal Governo pensa sanzioni e licenziamenti - spiegano i manifestanti - È un ricatto vergognoso. Ciascuno deve essere libero di poter scegliere se vaccinarsi oppure no, e non è vero che la vaccinazione previene il contagio al 100%. Se si mantengono le mascherine e il distanziamento i rischi sono minimi, anche lavorando in ospedale. Inoltre si tratta di un vaccino sperimentale, del quale non conosciamo ancora bene gli effetti. Non è giusto obbligarci."

Ma quello degli operatori sanitari non vaccinati non è solo un caso lombardo. Ad esempio dati non in linea con la media nazionale si registrano in Friuli Venezia Giulia dove mancano all'appello oltre 5mila sanitari che hanno disertato le vaccinazioni e ora rischiano la decurtazione dello stipendio.

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