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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'anno record dell'influenza, durerà ancora un mese: "Più di sette milioni di casi"

Le ragioni dell’elevato impatto clinico (e anche mediatico) di questa stagione vanno ricercate nella circolazione imprevista di un ceppo addizionale di influenza B. Il presidente Amcli: "Scarsa adesione del personale sanitario alla campagna vaccinale"

L'influenza 2018 non è già un ricordo. Anzi. 

"L’attività influenzale continuerà probabilmente ancora per alcune settimane. I motivi dell’elevato impatto clinico (e anche mediatico) di questa stagione sono molteplici, ma l’elemento più significativo è la circolazione imprevista di un ceppo addizionale di influenza B rispetto alle precedenti stagioni. Infatti, nella stagione in corso hanno circolato 4 distinti ceppi di virus dell’ influenza (AH1N1, AH3N2, B/Victoria e B/Yamagata), mentre normalmente co-circolano 3 ceppi influenzali. Il 66% delle infezioni risulta sostenuto proprio dal ceppo virale aggiuntivo B/Yamagata". Parole di Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli) e direttore dell’Unità Operativa di Microbiologia dell’Azienda socio sanitaria territoriale Ovest milanese. 

Ancora un mese di influenza

Secondo gli esperti l’influenza andrà avanti ancora 3 o 4 settimane. A oggi siamo arrivati a sfiorare i 7 milioni di malati, ed è addirittura possibile che si toccheranno gli 8 milioni. La circolazione di varianti di virus inattesi fa tornare alla mente il 2009 e il 2014, gli anni "peggiori" nella storia recente. 

Numero di casi molto alto

"La stagione influenzale 2017-18 che stiamo affrontando - ricorda Clerici all'Adnkronos - è stata caratterizzata dall’alto numero di casi. Nella prima settimana di febbraio continua la discesa della curva epidemica dopo aver raggiunto il picco nei primi 10 giorni del 2018 con un livello d’incidenza "molto alto". In questi giorni, tutte le Regioni segnalano una riduzione dell’attività influenzale. Nel complesso, sono dominanti i ceppi influenzali di tipo B, mentre nell’ambito dei virus A prevalgono i ceppi A/H1N1". 

Da settembre 115 vittime

Da settembre ad oggi, ben 11 bambini sotto i 14 anni, sono morti a causa del virus. Mentre considerando anche gli adulti, sono state ben 115 le persone decedute e 588 i casi gravi che hanno previsto il ricovero in terapia intensiva. Fra questi ci sono stati anche due donne in gravidanza decedute. Ad aggiornare le stime è il bollettino settimanale Flunews, a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss).  L'influenza uccide principalmente perché può provocare una polmonite virale primaria, ovvero il virus influenzale arriva direttamente ai polmoni, e può essere letale, soprattutto per persone che presentano condizioni di rischio preesistenti. 

Carla, morta per l'influenza suina a 35 anni

Il presidente Amcli ricorda un elemento di cui poco si è parlato: "E' stato riportato come la particolare e ampia epidemia influenzale 2017-2018 abbia messo a rischio la tenuta dei servizi sanitari essenziali, ponendo l’interrogativo sulla scarsa adesione del personale sanitario alla campagna vaccinale (in media intorno al 10%) e sulla necessità di promuovere tale pratica preventiva come impegno civico tra gli operatori sanitari e di tutti i servizi erogati dallo Stato".

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