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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Maltempo

L'Italia continua a franare: "Serve un piano nazionale di prevenzione"

Allagamenti, alluvioni, frane: il dissesto idrogeologico in Italia è una drammatica realtà. Il 10 per cento del territorio è "ad elevata criticità". Ma ogni cinque mesi viene cementificata una superficie pari al comune di Napoli

L’Italia è stata letteralmente messa in ginocchio dal maltempo. Oggi, ma l'allerta meteo non è ancora alle spalle, si contano i danni causati da piogge, vento, esondazioni e frane. Il maltempo si protrarrà con tutta probabilità almeno fino alla prima parte della prossima settimana. A Volterra è crollato un tratto di mura medioevali di circa 30 metri. Ancora tantissime richieste di intervento ai Vigili del fuoco di Roma in seguito alle piogge incessanti che ieri hanno interessato tutto il Centro Italia.

TERRITORIO A RISCHIO - Il territorio italiano è a rischio, lo dicono da anni gli studi più disparati. Allagamenti, alluvioni, frane: il dissesto idrogeologico è una drammatica realtà che però fa capolino sulle prime pagine dei giornali solo quando "ci scappa il morto".

NUMERI IMPRESSIONANTI - I numeri però pretendono altro, molto altro. Gli interventi non possono attendere oltre se pensiamo che il 9,8 per cento del territorio nazionale è "ad elevata criticità". Nell'89 per cento dei Comuni ci sono problemi legati alla fragilità del territorio.

SERVONO 40 MILIARDI - Le Regioni chiedono aiuto, lo fanno da tempo. Servono 40 miliardi, questa è la stima, per la messa in sicurezza del territorio, ma la risposta dello Stato è stata di tutt'altro tenore. Sono stati destinati solo 180 milioni di euro per i prossimi tre anni a tale scopo.

UN TERRITORIO ANNIENTATO - La responsabilità della fragilità del territorio non può essere attribuita solo al riscaldamento globale, che è una delle concause dei fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti. La colpa è di tutti coloro che non hanno rispettato il territorio. Da metà degli anni Cinquanta a oggi il consumo del suolo è aumentato del 156 per cento, mentre la popolazione è aumentata solo del 24 per cento.

IL SACCO DELLE CITTA' - Ogni cinque mesi viene cementificata una superficie pari al comune di Napoli. A Roma negli ultimi vent’anni un vero e proprio sacco della città è stato compiuto, con edificazione di nuovi quartieri che hanno tappato ogni buco di ex campagna romana, cementando antichi alvei di fiumi.

LA VERA GRANDE OPERA - "La vera, grande opera che serve al Paese è un piano nazionale di prevenzione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio" dice Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. "E' fondamentale che a tenere alta l’attenzione nei confronti del rischio sismico e del rischio idrogeologico sia un autorevole rappresentante del nostro Parlamento. Non possiamo infatti che condividere le dichiarazioni del Presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci – ha proseguito Graziano -  che in questi giorni ha sottolineato l’esigenza di un piano nazionale di prevenzione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio, vera ‘grande opera’ che serve al Paese".

Le leggi in materia di difesa del suolo ci sono, il dramma è la mancanza di una loro attuazione.

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