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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'Italia è il Paese più vecchio al mondo (dopo il Giappone)

Nel nostro Paese la quota di ultra 65enni supera il 20% della popolazione. Lo dice un'analisi pubblicata dall'agenzia di rating Moody's

ROMA - Lo sapevate? L'Italia è il secondo Paese più "vecchio" al mondo dopo il Giappone e tra gli unici tre in cui la quota di ultra 65enni supera il 20% della popolazione.

Questa unicità, tuttavia, è destinata a durare poco: in pochi anni il numero di Paesi in cui gli anziani superano un quinto del totale è destinato ad aumentare notevolmente, secondo un'analisi pubblicata dall'agenzia di rating Moody's.

Moody's ha fatto uno studio focalizzato sul problema della "transizione demografica" che molti Paesi si trovano ad affrontare: dopo che negli anni scorsi la crescita economica ha beneficiato dell'incremento demografico, ora l'invecchiamento avrà l'effetto opposto. Dai tre attuali - Giappone, Italia e Germania - gli Stati con oltre un quinto della popolazione di ultra 65enni (super-aged) balzeranno a tredici già nel 2020, più che quadruplicati, e a ben trentaquattro al termine del decennio successivo, nel 2030.

Secondo le proiezioni di Moody's in Italia, nel 2015 la quota di ultra 65enni sarà del 21,7%, inferiore solo a quella del Giappone (26,4%) e davanti di misura alla Germania (21,4%). Ma già nel 2020 si assisterà al sorpasso tedesco sull'Italia, con un 23,1% contro il 22,8% atteso sulla Penisola. Nel 2030 l'Italia manterrà la terza posizione più alta, con una quota di ultra 65enni del 26,8% (30,7% in Giappone e 28,2% in Germania). "Il dividendo demografico che ha alimentato la crescita economica in passato, si trasformerà in una tassa demografica - dice Moody's - che alla fine frenerà la crescita nella maggior parte dei Paesi".

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