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Giovedì, 28 Marzo 2024
Le indagini

Italiani rapiti in Mali: aperta un'inchiesta

La procura di Roma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. I tre rapiti sono Rocco Antonio Langone, di 64 anni, la moglie Maria Donata Caivano, 62 anni, e il figlio Giovanni, di 43 anni

La procura di Roma ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di terrorismo in relazione al rapimento dei tre italiani avvenuto la scorsa settimana in Mali. A coordinare l'inchiesta è il procuratore aggiunto Michele Prestipino che ha delegato le indagini ai carabinieri del Ros che hanno già inviato una prima informativa a piazzale Clodio. I tre rapiti sono Rocco Antonio Langone, di 64 anni, la moglie Maria Donata Caivano, 62 anni, e il figlio Giovanni, di 43 anni. La famiglia rapita giovedì sera nello Stato africano era originaria della Basilicata ma da tempo risiedeva in Lombardia, nella provincia di Monza Brianza.

Giovanni, 42 anni, testimone di Geova, si era trasferito da tempo nel paese africano (sebbene non iscritto all'Aire), mentre i genitori - papà Rocco di 64 anni e la mamma Maria Donata di 62 - sarebbero partiti per il Mali un paio di anni fa. Nessuna conferma che anche loro fossero testimoni di Geova. Da quanto trapela la coppia, poco prima della pandemia aveva deciso di andare a trovare il figlio Giovanni, testimone di Geova, che da tempo vive in Mali. Un viaggio che si è prolungato e che si è quasi trasformato in un cambio di vita. I tra sarebbero presumibilmente nelle mani di un gruppo Jihadista sebbene, com'è ovvio che sia, sulle indagini ci sia uno stretto riserbo. 

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