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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Messico

Napoletani scomparsi in Messico, nuova pista: "Scontro con coltivatori di avocado"

Ora si ipotizza ci possa essere un affare andato male dietro la scomparsa dei tre. Fonti messicane hanno riferito al settimanale Oggi un nuovo "movente": la scomparsa sarebbe legata a dissapori con i contadini dello stato di Michoacan, legati a un temibile clan

Nuova pista, nuove ipotesi sul caso dei tre napoletani scomparsi in Messico: dal 31 gennaio di loro non si hanno notizie certe.

Ora si ipotizza ci possa essere un affare andato male dietro la scomparsa dei tre. Fonti messicane hanno riferito al settimanale Oggi un nuovo "movente": la scomparsa sarebbe legata a dissapori con  i contadini dello stato di Michoacan, coltivatori di avocado, e i napoletani. 

I coltivatori sarebbero legati al clan CJNG, capeggiato dal temibile Mencho, intercettato in una inquietante telefonata in cui impartiva ordini ai poliziotti messicani. 

Le indagini appaiono bloccate: alcuni cadaveri rinvenuti nei dintorni di Tecalitlan, sottoposti a test DNA, hanno dato riscontri negativi. Si sa che tre poliziotti hanno confessato di aver ceduto (per 43 euro) i napoletani a una banda armata locale, ma non ci sono stati da allora significativi passi avanti.

La famiglia Russo ha offerto una ricompensa di 2 milioni di pesos in cambio di informazioni. Silvana Esposito, moglie di Raffaele Russo, madre di Antonio, dice a Oggi: "Non mi fido dei poliziotti messicani, chiedo al ministro Minniti di inviare investigatori italiani".

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