Le Porsche distrutte e la denuncia per stalking: le rivelazioni sul killer di Jessica
I colleghi di Alessandro Garlaschi, il tranviere 39enne accusato del delitto di via Brioschi: "Era conosciuto per l'alto tasso di incidenti". Gli ultimi messaggi della 19enne al suo carnefice: "Basta, lasciami dormire". Interrogata la moglie: al pm ha detto che quella sera non era in casa
Alessandro Garlaschi, il tranviere di 39 anni sotto accusa per avere ucciso nel suo appartamento di via Brioschi, a Milano, la 19enne Jessica Valentina Faoro, era conosciuto in azienda per l'alto numero di incidenti. Lo rivelano a MilanoToday due colleghi dell'uomo, che hanno scelto di rimanere anonimi.
"Se credeva di avere ragione, non si fermava. Famoso l'incidente con la polizia locale in via Lanza, quando ha buttato il tram contro una pattuglia dei ghisa. Ma ha distrutto anche Porsche e tante auto in giro. Si rifiutava di guidare il tram - negli ultimi anni manovrava il 15 - se non era tutto perfetto, come voleva lui. L'azienda lo aveva anche 'portato' giù dal mezzo, proprio per il numero elevato di sinistri. Poi era 'tornato su' da non molto".
Delitto di via Brioschi, la denuncia per stalking
Non solo. Garlaschi, che ieri davanti al Gip ha fatto scena muta, avrebbe già ricevuto una denuncia per stalking dopo una storia con una collega."Negli anni passati - hanno riferito i presenti - dopo una storia con una collega e vicina della scala 9, aveva ricevuto una denuncia per stalking da parte della donna, nel 2013. Poi si era rappacificato con la moglie e aveva deciso di traslocare alla 11".
Gli ultimi sms di Jessica a Garlaschi
Nelle ultime ore, come riferisce TgCom24, sarebbero emersi anche altri dettagli sulle ultime ore di Jessica. In particolare la 19enne quella notte avrebbe mandato alcuni sms a Garlaschi. "Basta, lasciami la stanza, voglio andare a dormire", il contenuto di uno degli sms su cui ora indagano gli inquirenti.
Omicidio Jessica Valentina Faoro, il ruolo della moglie
Se Garlaschi ha scelto di non parlare ai magistrati, la moglie dell'uomo è stata invece interrogata a lungo dal pm. Sembra accertata la sua estraneità all'omicidio.
Quella notte, come è noto, la donna era andata a dormire da sua madre; non sarebbe stata la prima volta. Come scrive ancora MilanoToday però è probabile che Jessica credesse che quella donna non fosse la moglie ma la sorella del tranviere. Sta di fatto che i due, Jessica e il suo killer, si erano trovati da soli in casa anche l'1 febbraio, pochi giorni prima del delitto.
La versione del tranviere: "Lei aveva il coltello..."
Garlaschi aveva tentato un approccio e la giovane era scappata fuori dall'appartamento chiamando i carabinieri. Pochi giorni dopo il raptus di follia, con la ragazza uccisa a coltellate. La versione del tranviere 39enne è che dopo una discussione su un film da guardare, Jessica avrebbe afferrato un coltello e lui, per difendersi, l'avrebbe "girato" verso di lei e l'avrebbe colpita.
Omicidio in via Brioschi a Milano: ragazza uccisa a coltellate. Video
(Video di Stiben Mesa Paniagua, MilanoToday)