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Sabato, 20 Aprile 2024
Le indagini / Roma

Chi è Giandavide De Pau, l'uomo interrogato per l'omicidio delle escort a Roma

L'uomo considerato vicino alla Camorra e in affari anche con il boss Carminati. Le vittime sono state uccise nelle loro abitazioni

Si chiama Giandavide De Pau il cinquantenne sotto interrogatorio negli uffici della questura per l'omicidio delle tre donne uccise giovedì scorso nel quartiere Prati a Roma. Il nome dell'uomo in passato era comparso in un'inchiesta che riguardava il clan camorristico dei Senese. De Pau avrebbe avuto anche stretti rapporti con Massimo Carminati, il boss romano arrestato nell'ambito dell'operazione Mondo di Mezzo.

Le vittime sono tre escort, uccise nelle loro abitazioni, a poche centinaia di metri di distanza, in via Riboty e in via Durazzo: Marta Castano Torres, colombiana di 65 anni, e due cittadine cinesi (non è stata resa nota l'identità, ndr).

Chi è De Pau

De Pau si trovava in una struttura ricettiva ed è stato portato in questura. A lui gli agenti della squadra mobile sarebbero arrivati incrociando i tabulati telefonici e le chat con le vittime. Contro di lui ci sarebbero anche alcune testimonianze raccolte dalle forze dell'ordine, in particolare, quelle di due cittadini cubani e una terza persona.

Il nome di De Pau compare negli atti delle inchieste della procura di Roma sul 'Mondo di Mezzo' di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati e sul clan camorristico dei Senese. In particolare, un video chiave dell'indagine Mondo di Mezzo, ritrae De Pau mentre partecipa a un summit tra il camorrista Michele Senese, di cui sarebbe stato autista e guardaspalle, e Carminati. In un altro video, De Pau incontra da solo Carminati presso il famigerato distributore di Corso Francia, dove "il Cecato" aveva il suo quartier generale. 

Il sesso a pagamento, gli omicidi, l'arma che non si trova

Gli inquirenti lavorano da ore senza sosta per trovare la mano che ha ucciso le tre donne. Come si legge su RomaToday, si indaga sulle (eventuali) tracce di dna, ma anche sulle chat dei portali di incontri a luci rosse e sulle immagini delle telecamere del quartiere Prati. Stando a quanto si è appreso, da una chat presente in una piattaforma online utilizzata proprio da Marta Castano Torre per gli appuntamenti con i clienti, potrebbe arrivare l'identità del killer che l'ha uccisa in via Durazzo. Non è chiaro se l'uomo fermato compaia tra i clienti.

Quello di Marta Castano Torres, secondo quanto accertato dagli inquirenti, sarebbe stato il primo degli omicidi avvenuti in rapida successione. L'aggressione mortale sarebbe avvenuta nel corso di un rapporto sessuale. Anche per il duplice omicidio di via Riboty il killer si sarebbe appartato con una ragazza per avere un rapporto durante il quale l'avrebbe aggredita. Sentendo il trambusto la seconda donna presente sarebbe intervenuta per bloccarlo, ma il killer l'ha accoltellata a morte. In quel frangente l'altra vittima avrebbe tentato la fuga ma è stata raggiunta sul pianerottolo e colpita. Gli inquirenti sono al lavoro per isolare eventuali tracce di dna presenti sui corpi delle due donne cinesi. I pm hanno affidato alla polizia una serie di verifiche. 

Nessuna traccia finora dell'arma utilizzata e in questo ambito si stanno passando al setaccio anche i cassonetti dell'immondizia presenti nella zona di piazzale Clodio.

Il questore: "Cittadini possono essere tranquilli"

"In merito ai tragici fatti che si sono verificati nel quartiere Prati siamo estremamente soddisfatti per il lavoro che sta portando avanti la Squadra Mobile e la Polizia Scientifica, in sinergia informativa con l'Arma dei carabinieri, seguendo le indicazioni della procura della Repubblica. Per dettagli inerenti lo stato delle indagini dobbiamo confrontarci con il procuratore Lo Voi con il quale siamo costantemente in contatto per doveroso rispetto verso chi ha la direzione delle stesse e verso il lavoro che sta conducendo il pm titolare, insieme al capo della Squadra Mobile". Commenta in una nota il questore di Roma, Mario Della Cioppa. "Quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, ben consapevole delle aspettative della cittadinanza, molto scossa dai fatti e che, giustamente, invoca sicurezza - aggiunge Della Cioppa -, posso assicurare che al momento la situazione è sotto stretto controllo e riteniamo di poter affermare che la collettività possa tornare ad essere più tranquilla, perché altri fatti collegati a questi tragici avvenuti non ci saranno.
Al momento opportuno, gli organi investigativi e la procura della Repubblica forniranno le informazioni doverose".

(Notizia in aggiornamento)

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