"Lui ha sbagliato ma noi adesso vogliamo giustizia e ci affidiamo alle autorità italiane": così affermano Mark Gjoni e la moglie Marie, genitori di Gjergi, il ladro ucciso con un colpo di pistola dal pensionato Francesco Sicignano a Vaprio D'Adda, in provincia di Milano.  "Ci siamo rivolti a un legale per averla, e anche per riavere presto a casa il corpo di Gjorgi. Se nostro figlio ha sbagliato doveva essere arrestato e punito dalla legge. Ma non ucciso con un colpo al cuore" spiegano nell'intervista che hanno rilasciato a Repubblica. 

Tanta la rabbia nelle loro parole: "Vogliamo poter riabbracciare nostro figlio e la rabbia è un sentimento umano di fronte a una morte del genere. Non abbiamo nessun sentimento di vendetta verso quell'uomo. Ma se ha sbagliato deve pagare". E quando viene chiesto loro se hanno qualcosa da dire al pensionato che ha ucciso il figlio, i genitori della vittima replicano: "Sarà la sua coscienza a dirgli se può dormire tranquillo e non avere rimorso per aver ucciso un ragazzo. Solo la sua coscienza gli dirà se può guardare in faccia figli e nipoti senza provare vergogna. La coscienza parlerà in silenzio a questa persona. Gli dirà se è un uomo o un assassino".

Le parole dei genitori di Gjorgi arrivano poco dopo quelle della fidanzata Mirela, che in un'intervista a Tgcom24 aveva sfogato la sua rabbia: "Ma quale legittima difesa, me l'hanno ammazzato e nessuno me lo restituirà". 
 
IL PENSIONATO IN TV - "Avere un'arma in casa deve essere un diritto... Si trovi lei al posto mio di notte con uno vestito di nero che entra in casa sua - ha detto invece Francesco Sicignano nel corso dell'intervista a Domenica Live - Era meglio che trovavano mia moglie violentata e io giù dal balcone? E comunque se li avessi visti tutti e tre dal balcone mentre saltavano fuori avrei sparato in aria". In studio durante il programma di Barbara D'Urso era presente anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini, sin dai primi momenti a fianco del pensionato, proponendo la cancellazione del reato di legittima difesa. 

LA POLEMICA - Un caso che ha aperto la polemica sul possesso di armi da fuoco e sul concetto di "legittima difesa". Pochi giorni dopo i fatti il sindaco di Borgosesia (Vercelli) ed eurodeputato Gianluca Buonanno aveva proposto un "bonus" di 250 euro per tutti i suoi concittadini che avrebbero voluto acquistare un'arma. Poco dopo, intervistato a Sky Tg24, aveva mostrato una pistola in diretta e la giornalista in studio, Federica De Sanctis, aveva fatto chiudere il collegamento. 

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LE INDAGINI - Intanto le indagini sul caso vanno avanti e l'accusa per il pensionato rimane quella di "omicidio volontario": il sessantacinquenne ha sempre raccontato di aver sentito dei rumori, di aver impugnato l’arma e di aver sparato contro una figura che nel buio gli veniva incontro e di avere poi sparato un paio di colpi in aria per allontanare i due complici della vittima.  I primi riscontri dei carabinieri di Vimercate e di Milano, sembravano dire altro: una convinzione - quella degli inquirenti - che potrebbe aver portato il pm a cambiare l’ipotesi di reato da eccesso colposo di legittima difesa, com’era stato in un primo momento, a omicidio volontario. 

Sembra, infatti, che nell'abitazione dove si è consumato l’omicidio non ci fossero segni di effrazione né sulle finestre, né sulle porte. Il cadavere del ventiduenne, infatti, sarebbe stato trovato fuori dall’abitazione, su una scala esterna. In più, secondo i primi riscontri balistici, il proiettile che ha colpito il ladro al cuore avrebbe avuto una traiettoria dall'alto verso il basso, compatibile con un colpo sparato dalla cima delle scale verso gradini più in basso, e non di certo all’interno dell’abitazione.