rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Dinamica da chiarire / Modena

Laila, l'operaia e giovane mamma morta incastrata in un macchinario: c'è un indagato

La vittima è stata trascinata e schiacciata da una fustellatrice, un grosso macchinario che ora è sotto sequestro. La procura vuole far luce sulla dinamica dell'incidente e sulle condizioni di sicurezza

C'è un indagato nell'inchiesta sull'incidente sul lavoro che ha coinvolto Laila El Harim, 41enne morta la mattina del 3 agosto mentre lavorava nell'azienda specializzata nella produzione di cartone per packaging Bombonette di Camposanto, in provincia di Modena. La procura di Modena avrebbe iscritto nel registro degli indagati il legale rappresentante dell'azienda stessa. L'iscrizione sarebbe da considerarsi come atto dovuto per chiarire come siano andate le cose martedì mattina, quando l'operaia è stata trascinata e schiacciata da una fustellatrice, un grosso macchinario utilizzato per sagomare il materiale da imballaggio. Gli inquirenti cercheranno di fare luce sulle condizioni di sicurezza sul lavoro.

Le indagini sulla morte di Laila El Harim in un incidente sul lavoro

Sul corpo della 41enne sarà eseguita l'autopsia, disposta dalla procura modenese per completare il quadro di accertamenti su quanto avvenuto. Sotto sequestro il macchinario nel quale l'operaia sarebbe rimasta incastrata senza trovare scampo. La donna di origine marocchina era in Italia da ormai una ventina d'anni e qui aveva costruito la propria famiglia. Laila risiedeva a Bastiglia, nel Modenese. Lascia il compagno e una figlia di appena 4 anni.

Martedì 3 agosto il suo turno di lavoro era iniziato da poco, quando è accaduto il dramma, con i colleghi che sono intervenuti in prima battuta e hanno subito lanciato l'allarme. Allarme cui i soccorritori hanno risposto rapidamente, ma la terribile dinamica dell'infortunio non ha lasciato scampo all'operaia, che da appena due mesi aveva iniziato il proprio nuovo lavoro presso l'azienda di Camposanto. Il corpo della donna è stato estratto dalla macchina, ma ormai era troppo tardi e il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. I carabinieri e i funzionari della medicina del lavoro si stanno ora occupando della ricostruzione dell'accaduto.

In seguito al tragico episodio che ha coinvolto la lavoratrice dell'azienda di Camposanto, il direttore dell'Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, ha informato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che ha chiesto di essere costantemente aggiornato sugli accertamenti immediatamente effettuati. A seguito della relazione predisposta dagli ispettori del lavoro di Modena, si legge in una nota, è stato possibile accertare che la lavoratrice era stata assunta con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato e che nella giornata di martedì ha iniziato il proprio turno di lavoro presso la sede della Bombonette alle 5.50.

Il doppio blocco di funzionamento azionabile manualmente

Secondo le prime informazioni, la fustellatrice a cui lavorava Laila era provvista di un doppio blocco di funzionamento meccanico, ma purtroppo azionabile, da parte dell'operatrice, soltanto manualmente e non automaticamente. "Ciò ha consentito un'operazione non sicura che ha cagionato la morte per schiacciamento", si legge. Riguardo alla dinamica dell'infortunio e alla conformità del macchinario secondo i principi della massima sicurezza tecnicamente possibile, sono in corso specifiche indagini da parte degli ispettori Upg della Usl di Modena. Ulteriore documentazione acquisita sull'organizzazione della sicurezza verrà esaminata dal direttore dell'Ispettorato del lavoro che ne informerà Orlando anche "per definire, secondo le competenze, le azioni da intraprendere dopo aver stabilito l'esatta dinamica e le relative responsabilità", si conclude nella nota.

La tragedia sul lavoro ha ricordato la morte, in una fabbrica nel Pratese, di un'altra giovane madre, la 22enne Luana D'Orazio deceduta a maggio incastrata in un orditoio. E ha spinto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a chiamare il ministro del Lavoro Andrea Orlando per avere più informazioni sul ripetersi di simili incidenti sul posto di lavoro, richiamando l'attenzione sul tema della sicurezza. Argomento che, nelle rassicurazioni di Orlando, è "sottoposto a una costante ed incisiva attenzione" da parte del governo. In segno di cordoglio per la morte di Laila El Harim migliaia di lavoratori sono o saranno in sciopero nei prossimi giorni nel Modenese. Una mobilitazione, sottolinea la Cgil provinciale, che "chiede con grande forza una sola cosa: basta parole, senza sicurezza non si lavora".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Laila, l'operaia e giovane mamma morta incastrata in un macchinario: c'è un indagato

Today è in caricamento