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Venerdì, 29 Marzo 2024
Morti bianche

Laila El Harim, morta sul lavoro: "Non era formata all'uso del macchinario"

Emerge dalla consulenza della Medicina del Lavoro nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura sulla morte dell'operaia di 41 anni

Non sarebbe stata sottoposta alla formazione di base per l'utilizzo della fustellatrice cui era addetta Laila El Harim, la 41enne morta il 3 agosto scorso mentre lavorava nell'azienda specializzata nella produzione di cartone per packaging Bombonette di Camposanto, in provincia di Modena. E’ quanto emerge dalla consulenza della Medicina del Lavoro nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura. Bisognerà però attendere la relazione definitiva dello Spsal dell'Ausl per comprendere i termini esatti di questa inadempienza.

Come riporta anche ModenaToday, è stato sottoposto al vaglio anche il telefono cellulare della donna, all'interno del quale sono state rinvenute le foto e i video che erano stati scattati alla fustellatrice a seguito di alcuni malfunzionamenti. L’operaia aveva segnalato una serie di problematiche relative al macchinario, che ora dovranno essere analizzate dalla Procura e messe a confronto con gli altri elementi emersi finora. Intanto oggi alle ore 18 presso il cimitero di Massa Finalese si terrà il rito funebre (islamico) di addio per Leila El Harim. La donna di origine marocchina era in Italia da ormai una ventina d'anni e qui aveva costruito la propria famiglia. Laila risiedeva a Bastiglia, nel Modenese. Lascia il compagno e una figlia di appena 4 anni.

La tragedia è avvenuta il 3 agosto e il suo turno di lavoro era iniziato da poco, quando è successo qualcosa che non avrebbe dovuto e la donna è rimasta incastrata in una fustellatrice. Il corpo della donna è stato estratto dalla macchina, ma ormai era troppo tardi e il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Secondo le prime informazioni, la fustellatrice a cui lavorava Laila era provvista di un doppio blocco di funzionamento meccanico, ma purtroppo azionabile, da parte dell'operatrice, soltanto manualmente e non automaticamente.

Il fatto ha richiamato anche l’attenzione della politica, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha incentivato il ministro del Lavoro Andrea Orlando ad approfondire le informazioni sul ripetersi di simili incidenti sul posto di lavoro. Infatti la morte di Leila è solo l’ultima di una raffica di morti bianche avvenute negli ultimi mesi.

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