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Martedì, 16 Aprile 2024
Il giallo / Trieste

Il giallo della giovane mamma trovata morta nel salone da parrucchiere

Il corpo di Laura Greco era riverso sul pavimento dell'attività in cui lavorava. Il corpo trovato dal fidanzato di origine pakistana che gestiva il negozio. Disposta l'autopsia

È un giallo il caso di Laura Greco, la 33enne mamma di due bambini trovata morta sabato pomeriggio all'interno del salone da parrucchiere "Dream" in via Foscolo a Trieste. La donna era una dipendente e l'attività è gestita da un uomo di origini pachistane, Sadiq Khan. I due si frequentavano da qualche tempo. Sul corpo della 33enne non c'erano evidenti segni di violenza. Gli interrogativi sono tanti a iniziare dal giorno e dall'ora del decesso, dalle cause. 

Andiamo con ordine. L'allarme scatta sabato. I familiari di Laura Greco non riescono a contattarla da ore, i clienti del salone trovano l'attività stranamente chiusa e cosi vengono allertate le forze dell'ordine. Il corpo viene trovato dal fidanzato, dalla mamma e dal fratello di Laura che si fanno aprire la porta da un fabbro. Risultava infatti chiusa dall'interno. Intervengono anche il 118 e la polizia. Per i sanitari il decesso risale ad alcune ore prima. Il cadavere di Laura Greco è sul pavimento. Dalla prima perizia fatta dal medico legale, non si riscontrano segni di violenza.

Al salone si accede non solo dalla porta d'entrata sulla via principale, ma anche dalla corte interna dell'edificio. Qui, secondo quanto racconta Nicolò Giraldi su TriestePrima, sono state trovate due birre. Una consumata e una no. A terra numerosi mozziconi di sigaretta. Forse qualcuno ha stazionato lì nelle ore precedenti al rinvenimento del corpo, forse la stessa Laura ha bevuto quella birra.

"Lei era dentro allo sgabuzzino, distesa sul pavimento e con la faccia in giù, sopra al giubbotto. Pensavo stesse dormendo" dice in un'intervista alla stampa locale, Khan Sadiq, 29 anni. "Non so cosa sia successo - aggiunge - ma penso si sia suicidata. In questo periodo mi diceva spesso che questa vita non faceva per lei". Parole al vaglio degli inquirenti che al momento ragionano a 360 gradi e tutte le ipotesi sono in campo. Per il procuratore capo Antonio De Nicolo "ogni valutazione sulle cause della morte è prematura". Saranno ascoltati amici e familiari della vittima.

Laura Greco aveva diversi precedenti di polizia, anche per sostanze stupefacenti. Nell'agosto del 2019 era stata arrestata con l'accusa di furto pluriaggravato ai danni di un'anziana residente nel rione di Altura (dove viveva anche lei). 

Autopsia ed esami tossicologici daranno le prime risposte sulla morte di Laura Greco che, a oggi, resta un mistero.

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