Benedetto XVI esce dal suo lungo silenzio, che ha rotto solo di rado, per prendere apertamente le difese di Papa Francesco, e per ammonire  le frange tradizionaliste che tentano di trascinarlo nelle lotte intestine in Vaticano. 

I libri sulla teologia presentati oggi dalla Libreria editrice vaticana "mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento": così il Papa emerito Benedetto XVI in una lettera al prefetto della Segreteria della comunicazione Dario Viganò.

"Plaudo a questa iniziativa - scrive Benedetto XVI - che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi".

Le voci su un pontificato "debole" dal punto di vista del magistero e della dottrina vengono fatte circolare da tempo negli ambienti clericali, per contestare Bergoglio, la cui linea sarebbe più attenta alla pastorale e ai gesti concreti.