rotate-mobile
Sabato, 9 Dicembre 2023
La sentenza / Milano

Licenziato per aver denunciato i "furbetti": azienda condannata a risarcire il lavoratore

Il Tribunale di Milano ha condannato Atm, l'azienda di trasporti di Milano, alla reintegrazione e al risarcimento

Un calvario che dura da cinque anni e al quale, finalmente, viene messo un punto. Si tratta della vicenda di Adriano Michele De Gasperis, il 54enne impiegato Atm licenziato dall’azienda per ben tre volte dopo aver denunciato le truffe sui biglietti clonati e reintegrato in tutte e tre le occasioni. Il Tribunale di Milano ha dichiarato illegittimi i provvedimenti e gli atti sanzionatori nei confronti del dipendente, ha annullato la delibera di destituzione dal servizio come licenziamento illegittimo e condanna Atm. Si, perché De Gasperis a marzo 2023 si era visto sospeso dal lavoro e dalla retribuzione.

Atm condannata

Il 54enne dovrà essere reintegrato nell’originario posto di lavoro con tanto di risarcimento del danno con la cifra equivalente alla retribuzione dalla data del licenziamento a quella dell’effettiva reintegrazione. A questo si aggiunge anche il versamento dei contributi assistenziali e previdenziali. Atm, quindi, dovrà risarcire degli stipendi mancati De Gasperis a partire dall’11 febbraio 2022, come si legge nelle carte, fino alla "data di giustizia accertata". Non finisce qui per Atm, perché l’azienda dovrà risarcire il dipendente anche delle spese sostenute per il processo, anche per la doppia fase cautelare del giudizio per un totale di 20mila euro, con il rimborso delle spese generali al 15%. 

A commentare il verdetto dell’intricata vicenda l’avvocato di De Gasperis: "Pur dovendo attendere le motivazioni per una più ponderata valutazione delle ragioni alla base della condanna, possiamo comunque parlare di pronuncia epocale, che riconosce finalmente a un whistleblower il diritto a una piena ed effettiva protezione, dopo una lunga e stremante querelle giudiziaria - afferma il legale Domenico Tambasco -. È un segnale importante, quello che viene dal Tribunale di Milano: per denunciare gli illeciti, oggi, non è più necessario essere eroi o martiri. Basta essere semplici cittadini. È, in definitiva, un impulso al controllo diffuso e democratico di legalità".

La vicenda 

De Gasperis era stato sospeso e poi destituito dal servizio per aver effettuato delle segnalazioni, nel 2018, sul fenomeno dei "biglietti clonati": diversi dipendenti infedeli di un Atm point guadagnavano sulla vendita illegale di tagliandi, provocando notevoli ammanchi. Il 54enne se n'era accorto e aveva denunciato la cosa ai vertici. Che, secondo l'uomo, erano in parte coinvolti. Il lavoratore, infatti, aveva accusato alcuni dirigenti aziendali di inerzia e complicità in questa storia. Ma per loro non era stato preso nessun provvedimento.

Continua a leggere su Today.it...

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Licenziato per aver denunciato i "furbetti": azienda condannata a risarcire il lavoratore

Today è in caricamento