Litiga con il padrone di casa per l'affitto, lo uccide e scappa: fermato omicida
Vittima un 49enne rumeno, trovato morto all'alba del 4 giugno sul ballatoio di una casa di ringhiera in centro a Desio, in provincia di Monza Brianza
Morire per una mensilità di affitto in nero non ricevuta. È questo il triste destino a cui è andato incontro 49enne rumeno, trovato morto all'alba del 4 giugno sul ballatoio di una casa di ringhiera in centro a Desio, in provincia di Monza Brianza.
È quanto hanno ricostruito i carabinieri della compagnia di Desio, che hanno bloccato e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il presunto killer, un 29enne originario di Cuba. Dalle prime indagini l'omicida era ospite a casa della vittima da qualche settimana. I due avrebbero discusso e dalla lite iniziale sarebbe poi scaturita una vera e propria aggressione, terminata con la morte del romeno. Il litigio sarebbe scoppiato presumibilmente per il mancato pagamento dell'affitto (in nero) che il cubano avrebbe dovuto dare in cambio dell'ospitalità.
Cosa è successo
Da qualche tempo, per arrotondare, la vittima, che viveva nell'appartamento con la sua compagna, aveva dato alloggio al 29 enne cubano, affittandogli una camera, con l'accordo verbale e senza contratto di un contributo per la permanenza in casa sua. Questa mattina però, dopo l'ennesimo ritardo nel pagamento dell'affitto in nero, l'omicida si è svegliato presto, deciso ad andarsene. La compagna del 48enne se ne è però accorta, ed è andata a svegliarlo per avvisarlo, prima che uscisse. Tra i due, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, si è accesa una lite, i toni si sono fatti sempre più alti, fino ad arrivare alle mani. Più di un residente ha udito le grida tra i due uomini, poi il 29 enne ha impugnato un coltello, ha seguito il padrone di casa e lo ha aggredito alle spalle, ferendolo mortalmente alla nuca. Lui ha probabilmente tentato di sottrarsi ai colpi, è crollato sul ballatoio esterno della palazzina di corte, in una pozza di sangue, mentre il suo aggressore continuava a colpirlo con calci e pugni, come riferito da un testimone.
Alcuni vicini di casa hanno telefonato al 112, chiedendo l'intervento di un'ambulanza e delle forze dell'ordine. Sul posto sono arrivati i soccorritori del 118, ma purtroppo per il 48 enne non c'è stato nulla da fare. Nel frattempo il presunto killer, che si è poi dato alla fuga, è stato fermato poco dopo in piazza Conciliazione dagli uomini dell'Arma. Al suo seguito aveva due valigie, evidentemente pronto per far perdere le proprie tracce. Fondamentali per le ricerche le testimonianze raccolte di alcuni residenti così come della compagna della vittima che però non era presente al momento dell'episodio delittuoso. A seguito delle ricerche in un cestino dei rifiuti è stata anche recuperata l'arma del delitto (un coltello da cucina) e alcuni indumenti sporchi di sangue. La lite e il delitto sono avvenuti sotto gli occhi di due condomini, che hanno raccontato tutto agli investigatori e dato l'allarme.
Interrogato dal pm di Monza, il 29 enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il cubano, con precedenti, adesso è sottoposto a fermo per indiziato di delitto di omicidio volontario.