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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Livorno

Livorno allagata, sindaco e Regione litigano sul colore dell'allerta

Il primo cittadino Filippo Nogarin all'attacco dopo il nubifragio che ha colpito Livorno, provocando sei morti: “Arancione e rosso sono due cose diverse. La bomba d'acqua non era stata prevista”

Mentre Livorno è in ginocchio per l'ondata di maltempo che ha provocato sei morti e due dispersi, il sindaco Filippo Nogarin e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, si trovano su posizioni opposte rispetto alla prevenzione dei danni subiti dalla città di Livorno durante il  nubifragio di ieri, domenica 10 settembre. In poche ore è caduta sulla città toscana la stessa quantità d'acqua che di solito precipita in tre mesi, una bomba d'acqua che oltre alle vittime, ha provocato molti danni e disagi a tutta la popolazione della zona. 

Nogarin: "Arancione e rosso sono due cose diverse"

“Una situazione imprevedibile” secondo il sindaco Nogarin, che ieri aveva ricevuto come tutti i suoi colleghi, l'allerta della Sala operativa della Regione con il codice arancione. La polemica tra primo cittadino e Regione è proprio sul colore dell'allerta che, visti gli effetti devastanti, sarebbe dovuta essere di colore rosso: “Tra arancione e rosso c'è differenza – ha tuonato Nogarin  - Quella rossa era stata diramata in Liguria e non in Toscana. Tra rosso e arancione ci sono differenze minime,  è rosso per l’ampiezza del fenomeno o se riguarda i fiumi principali, mentre l’arancione riguarda i corsi minori”. Proprio per questo non sarebbe stata diramata l'allerta ai cittadini. 

Maltempo, vittime a Livorno dopo frane e smottamenti | Foto Ansa/Twitter

La risposta della Regione

Dall'altro lato la Regione risponde con il governatore Enrico Rossi e l’assessore regionale alla protezione civile Federica Fratoni: “L'allerta arancione permette a tutti i sindaci di mettere in atto tutte le misure per prevenire i danni più gravi. Cosa che è stata messa in atto nella città di Pisa, ma non a Livorno”. 

“È inaccettabile che per un temporale intenso ma ormai usuale a causa dei cambiamenti climatici possano morire sei persone e due siano ancora disperse. Bisogna lavorare sul piano prioritario della prevenzione e su quello della manutenzione Ma bisogna anche lavorare sugli interventi di protezione civile”. Lo ha spiegato, in un post su Facebook, il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Rossi ha ricordato che il codice arancione, diramato nei giorni scorsi, era quello esatto per quanto accaduto a Livorno, perché relativo al reticolo secondario, come torrenti e corsi d’acqua minori.

“La differenza principale con il codice rosso riguarda la tipologia del reticolo idraulico delle possibili esondazioni”, ha aggiunto Rossi. Ai consorzi di bonifica riformati spetta proprio la manutenzione del reticolo secondario. “Spetta alle autorità locali decidere le misure da assumere per far fronte alla situazione, facendo le dovute valutazioni. Alcune misure minime, come avvertire i cittadini con sms o telefonate, come alcuni sindaci fanno, con un sistema dai costi contenuti o come la messa in sicurezza dei sottopassi e delle zone più a rischio, sono comunque da consigliare”, ha ricordato ancora Rossi.

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La difesa di Anci

In soccorso del sindaco Nogarin è scesa anche l'Anci, attraverso le dichiarazioni del sindaco di Siena Bruno Valentini: "Vorrei innanzitutto esprimere la mia personale solidarietà e quella dell'Anci alla città di Livorno. La solidarietà va alle famiglie delle vittime e la consegno con un forte abbraccio al sindaco Filippo Nogarin, in prima linea nell'affrontare questo terribile momento della sua comunità".

Dramma maltempo, frane e allagamenti a Livorno

Si cercano i due dispersi

I vigili del fuoco sono alla ricerca da ieri di due persone, una donna e un uomo, dei quali ancora non c’è traccia. Da un vertice che si è tenuto ieri sera nel centro operativo della Protezione civile è emerso che risultano crollati altri due ponti (in via Remota sulla provinciale 8 che porta al Gabbro, l’altro in via Vallicelle a Limoncino, lungo la provinciale 5) mentre le principali criticità nella viabilità si registrano ancora nella zona di Montenero e in via Firenze.

Disagi al traffico ferroviario

Per quanto riguarda il traffico ferroviario, ieri alle 18.40 è stato infatti riattivato il binario destro della linea da Livorno a Vada, sebbene a velocità ridotta, mentre è previsto che riprenda anche l’attività dell’altro binario in tarda serata. I treni a lunga percorrenza saranno dirottati sulla linea Tirrenica. Relativamente al trasporto pubblico già ieri erano state riattivate quasi tutte le linee urbane; criticità permangono a Montenero, dove ci sono ancora difficoltà.

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Viabilità

Critica anche la viabilità nella zona della Scopaia a causa della circolazione interrotta dall’incrocio di via di Popogna fino a via Inghilterra. Squadre della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco hanno inizato a rimuovere il materiale di ingombro presente su tutto il territorio. La situazione di maggiore criticità in via delle Vallicelle, a Limoncino, dove vi sono alcune famiglie senza corrente: sul posto hanno lavorato tecnici Enel per ripristinare la situazione ed evitare di doverle trasferire. A proposito di Enel, dei 2700 contatori fuori servizio, fino a questo momento ne sono stati ripristinati 700, i lavori procedono in modo da sanare quanto prima tutte le situazioni di difficoltà.

Cittadini al lavoro

Molti cittadini hanno lavorando in autonomia per spalare fango o liberare le strade dai detriti sui percorsi lungo i luoghi di tracimazione, in particolare nelle zone di via Salviano e di Collinaia. La situazione di emergenza sta comunque lentamente tornando alla normalità, soprattutto grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno risposto all’appello del sindaco a limitare l’uso delle auto private per non intralciare le operazioni di soccorso; ciò è stato reso possibile anche grazie alla predisposizione di due aree di stoccaggio detriti nell’area parcheggio di via Gioberti e in via del Littorale (Quercianella) dove i cittadini possono concentrare i rifiuti ingombranti generati dall’alluvione. La Folgore ha messo a disposizione oltre 50 uomini e mezzi specializzati per le operazioni di svuotamento e ricollocazione del materiale di rifiuto da tali aree in altre che saranno individuate di concerto con la Regione.

Oggi nuovo vertice

Oggi alle 12 è previsto un vertice in Prefettura con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il sindaco Filippo Nogarin e le istituzioni coinvolte nei soccorsi.

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