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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Italia

"Popolazione rispetti norme con coscienza", via libera ai mini lockdown regionali

Entro un mese rischiano di collassare i sistemi sanitari: lo si legge nel report del ministero della Salute e Iss. Particolarmente preoccupante il dato dei nuovi casi derivanti da contatto con positivi che hanno "bucato" il contact tracing

"Si fa appello alla popolazione di rispettare con coscienza e precisione tutte le norme di precauzione previste". Lo si legge nel monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Iss in cui si raccomanda in particolare di rispettare il distanziamento fisico e l'uso corretto e appropriato delle mascherine e inoltre "di evitare quanto più possibile situazioni che possano favorire la trasmissione quali aggregazioni spontanee e programmate per evitare un ulteriore peggioramento che potrebbe richiedere restrizioni territorialmente diffuse".

"Le Regioni valutino un tempestivo rafforzamento delle misure per la prevenzione del coronavirus, non escludendo la possibilità di mini lockdown".

La raccomandazione è contenuta nelle conclusioni di Iss e ministero della Salute: "Si invitano le Regioni/PA, in raccordo con il ministero della Salute, a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello sub-regionale, e di valutare il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento e mitigazione nelle aree maggiormente affette in base al livello di rischio e sulla base delle linee di indirizzo fornite nel documento Prevenzione e risposta a Covid-19".

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Il rischio è che entro il mese si possa assistere alla crisi dei posti letto in ospedale. "Si assiste a un'accelerazione nell'evoluzione dell'epidemia, ormai entrata in una fase acuta con aumento progressivo nel numero dei casi" - si legge nel monitoraggio - "con evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni/PA, di raggiungere i valori critici nel prossimo mese"

In Italia attivi 4.913 focolai

I focolai attivi in Italia nel periodo fra il 5 e l'11 ottobre sono 4.913 focolai attivi, di cui 1.749 nuovi, in aumento per la undicesima settimana consecutiva. "Sono stati riportati - si legge nel documento - focolai nella quasi totalità delle province (102/107)". Per la maggior parte (80.3%) i focolai continuano a verificarsi in ambito domiciliare. Si mantiene stabile la percentuale dei focolai rilevati nell'ambito di attività ricreative (4,2% contro il 4,1% la settimana precedente).

Questa settimana sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico ma la trasmissione intra-scolastica rimane complessivamente una dinamica di trasmissione limitata (il 3,8% di tutti i nuovi i focolai). Tuttavia, "le attività extra-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste".

Oltre 9mila "buchi" nel sistema di tracciamento

Particolarmente preoccupante il dato dei nuovi casi di cui non si è trovato un link epidemiologico (9.291 rispetto ai 4.041 della settimana precedente), che comprende il 33% di tutti i casi segnalati nella settimana. Si tratta a tutti gli effetti di nuove infezioni derivanti da contatto con positivi non tracciati dai meccanismi di contact tracing.

Sono 16 le Regioni in cui il valore dell'indice di trasmissibilità Rt è sopra l'1, il valore più alto si registra in Valle d'Aosta (1.53), seguita da Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32). Tre le Regioni con Rt pari a 1 o sotto 1. Si tratta di Basilicata (1), Calabria (0.94), Molise (0.83).

  • Valle d'Aosta 1.53
  • Umbria 1.4
  • Piemonte 1.39
  • Bolzano 1.32
  • Campania 1.29
  • Toscana 1.28
  • Friuli Venezia Giulia 1.24
  • Sicilia 1.23
  • Abruzzo 1.18
  • Lombardia 1.15
  • Trento 1.15
  • Veneto 1.15
  • Puglia 1.14
  • Lazio 1.14
  • Marche 1.14
  • Emilia Romagna 1.12
  • Sardegna 1.1
  • Liguria 1.02
  • Basilicata 1
  • Calabria 0.94
  • Molise 0.83

"In questo momento è necessario prendere misure, tenere comportamenti prudenti ed evitare aggregazioni ed eventi sia pubblici che privati, comprese quelle che sono attività extrascolastiche, e prestare attenzione anche all'interno delle mura domestiche". Lo ha affermato Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria, commentando i risultati dell'ultimo monitoraggio settimanale Covid ministero-Iss.

"È naturale che bisogna continuare a prendere tutte le precauzione, a cominciare dal distanziamento fisico, tenere le mascherine sia in luogo pubblico che all'aperto, e soprattutto curare l'igiene delle mani"

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