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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il caso

Loris, l'appello della zia: "Fate l'esame del Dna a chi lo conosceva"

Nelle prossime ore arriverà la decisione sulla scarcerazione per Veronica Panarello, la madre del bimbo ucciso nel ragusano. Intanto arriva l'appello della zia: "Lei è innocente"

ROMA - Si è conclusa oggi pomeriggio l'udienza davanti al tribunale del Riesame di Catania che dovrà decidere sulla richiesta di scarcerazione di Veronica Panarello, la 26enne accusata di aver ucciso il figlioletto Loris, di otto anni, a Santa Croce Camerina e di averne occultato il cadavere. Durante l'udienza Veronica è scoppiata in lacrime nel momento in cui in aula è stata proiettata l'immagine del figlio Loris. A quel punto c'è stata una breve interruzione dei lavori e poi l'udienza è ripresa.

I giudici si sono ritirati in camera di consiglio. La decisione è attesa entro le 12 di sabato. "Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni - ha detto il legale della donna, l'avvocato Francesco Villardita - Saranno i giudici, in piena serenità, a decidere". 

E intanto è tornata a difendere Veronica Antonella Stival, la zia acquisita della madre di Loris che, a conclusione dell'udienza, ha dichiarato: "Così come ho già detto, chiedo che venga fatto un prelievo del Dna non soltanto alla famiglia, ma a tutti coloro che conoscevano Loris. Il vero colpevole si costituisca o venga individuato dalla Procura". La donna è rimasta fuori dall'aula, così come anche il padre di Veronica, Francesco Panarello, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai cronisti. 

Andrea Loris Stival ucciso a Santa Croce Camerina | Foto Infophoto

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