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Sabato, 20 Aprile 2024
La giovane operaia morta in fabbrica / Prato

Il dolore della mamma di Luana D’Orazio: "Bella e buona, amava il suo bambino"

Le parole della madre della giovane operaia morta in un incidente sul lavoro in un'azienda tessile a Montemurlo, in provincia di Prato. Il sindaco ha lanciato una raccolta fondi per sostenere la famiglia, mentre la Procura ha aperto un’inchiesta

"Luana era dolce, bella, buona, solare, umile. Era contenta del lavoro che faceva, le piaceva lavorare. Aveva tanta voglia di lavorare per costruirsi un futuro perché era fidanzata da due anni". Emma Marrazzo ha ricordato così la figlia Luana D'Orazio, la ragazza di 22 anni morta in un incidente sul lavoro in un'azienda tessile d Montemurlo, in provincia di Prato. 

La mamma di Luana D'Orazio: "Amava tanto la vita"

"Il nostro primo pensiero adesso è per il bambino di Luana, 5 anni e mezzo", ha detto la donna parlando ai cronisti fuori dalla sua abitazione. Luana era "una ragazza madre, che amava tanto la vita". Dopo essersi iscritta in un istituto professionale di Pistoria, Luana aveva interrotto gli studi al terzo anno, quando è nato il bambino. Al suo piccolo, ribadito la signora Marrazzo, "non faremo mancare nulla, ma certo gli mancherà l'essenziale, l'amore della sua bella e brava mamma. Gli diremo che è volata in cielo e adesso è una stella". 

La mamma di Luana ha ricordato anche nel 2018 quando la figlia ha fatto la comparsa in un film di Leonardo Pieraccioni. "Credo le sarebbe piaciuto lavorare in quell'ambiente e, magari diventare famosa. Ma non così", ha commentato amara. Il regista toscano ha dedicato un pensiero a Luana

Una raccolta fondi per sostenere la famiglia e il bambino di Luana D'Orazio

Il sindaco di Montemurlo, attraverso il comitato "Montemurlo solidale" e insieme alle associazioni del territorio, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Luana e suo figlio. 

"In attesa delle perizie degli ispettori della Usl, che dovranno stabilire le cause dell'incidente, il Comune di Montemurlo ha voluto subito dimostrare concretamente la propria vicinanza alla famiglia della giovane", ha fatto sapere il sindaco, Simone Calamai, che ha chiamato la madre della ragazza esprimendole la solidarietà e il cordoglio dell'intera comunità. "La famiglia mi ha dato il proprio consenso ad avviare la raccolta fondi, che nelle nostre intenzioni vuole sostenere in particolare le necessità del bambino di Luana, appena 5 anni, rimasto orfano - ha spiegato in una nota su Facebook - Il Comune di Montemurlo non si fermerà nel chiedere sicurezza sul lavoro e per spezzare questa terribile catena di morti bianche". 

L'inchiesta sulla morte della giovane operaia

La procura della Repubblica di Prato ha aperto un'inchiesta sulla morte di Luana D'Orazio, per capire se e cosa non abbia funzionato nel macchinario, compresa la fotocellula di sicurezza, come ha spiegato il procuratore capo Giuseppe Nicolosi. Secondo quanto ricostruito, la giovane operaia è rimasta incastrata in un orditoio tessile, dopo essere stata trascinata dal rullo. Alcuni colleghi di D'Orazio che ieri mattina si trovavano nella ditta sono già stati ascoltati dagli investigatori e la Procura ha già messo sotto sequestro due orditoi, quello che ha generato l'incidente in cui è morta la giovane e un altro identico che si trova poco distante, che sarà utilizzato per compiere confronti tecnici.

Intanto i sindaci Cgil, Cisl e Uil di Prato hanno deciso di proclamare per venerdì uno sciopero di quattro ore, con un presidio in piazza delle Carceri dalle 10 alle 12. "Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è intollerabile", denunciano le sigle sindacali, tornate a chiedere "azioni concrete per fermare questa scia di sangue". Poco tempo fa, a Montale, sempre in provincia di Prato, un operaio poco più che ventenne era rimasto schiacciato da un macchinario in un'azienda tessile.

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