rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Il processo slitta

Luana D'Orazio, rinviata la prima udienza: la mamma chiede "giustizia"

A causa dell'assenza di uno degli avvocati difensori degli indagati, l'udienza aperta al tribunale di Prato in merito alla morta dell'operaia di 22 anni, è stata aggiornata al prossimo 22 settembre. La madre della giovane vittima: "Dispiaciuta per il rinvio, mi aspetto giustizia, come è dovuto"

É stata aperta e rinviata subito l'udienza preliminare per la morte sul lavoro di Luana D'Orazio, la 22enne operaia pistoiese, madre di un bimbo ora di 6 anni, rimasta stritolata in un macchinario nell'azienda tessile di Montemurlo (Prato) "Orditura srl" il 3 maggio 2021. La prossima udienza si terrà, sembre presso il tribunale di Prato, il prossimo 22 settembre. Il rinvio è stato richiesto e accordato dal giudice Francesca Scarlatti per l'impedimento di uno degli avvocati difensori degli indagati. All'uscita dal Tribunale, la mamma di Luana, Emma Marrazzo, espresso il suo "dispiacere per la decisione di non iniziare oggi il dibattimento: "Mi aspetto giustizia, come è dovuto".

Luana D'Orazio, chi sono i tre imputati

La Procura pratese ha chiesto il rinvio a giudizio per tre imputati: la titolare dell'azienda, Luana Coppini, il marito Daniele Faggi, considerato l'amministratore di fatto, e il tecnico manutentore Mario Cusimano. Per tutti e tre i reati ipotizzati sono omicidio colposo e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. All'udienza di stamani non erano presenti gli imputati. Nel processo ha chiesto a sorpresa di costituirsi parte civile anche il padre naturale del figlio di Luana, un giovane calabrese che fino ad oggi era sempre rimasto estraneo alle vicende giudiziarie. L'istanza è stata presentata dal suo legale, Domenico Sirianni.

Si sono costituiti parte civile anche la madre di Luana, Emma Marrazzo, nonché la Cisl, l'Inail e l'Anmil. Contro la costituzione di parte civile da parte del padre naturale del figlio della vittima ha già annunciato che si opporranno i legali della madre di Luana, Emma Marrazzo, in virtù "della sua effettiva presenza nella vita del minore", ha sottolineato l'avvocato Daniela Fontaneto. "Io mi aspetto giustizia", ha detto la mamma di Luana. Un'offerta di risarcimento è stata già formulata dall'assicurazione della ditta tessile di Montemurlo, che ha proposto un milione e centomila euro suddivisi fra mamma, padre, figlio e fratello di Luana. La famiglia ha replicato di considerare la somma "un acconto". Sarà il giudice valutare se l'entità del risarcimento è congrua.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Luana D'Orazio, rinviata la prima udienza: la mamma chiede "giustizia"

Today è in caricamento