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Sabato, 20 Aprile 2024
Drammi / Cuneo

Luca Osella, ucciso a 33 anni per errore durante la battuta di caccia: già 5 morti nel 2022

L'elettricista era sposato da poco, la moglie è incinta. La tragedia nel Cuneese non è la prima dell'anno tra i cacciatori

Aveva solo 33 anni Luca Osella, tutta la vita davanti: era sposato da poco, la moglie è incinta. E' stato ucciso per errore ieri durante una battuta di caccia in provincia di Cuneo, nei boschi di Baroli, a Baldissero d'Alba, tra le colline del Roero. Uscito presto di casa, per una battuta di caccia al capriolo selettiva, insieme con un compagno, ha trovato la morte in un tranquillo sabato mattina. Quasi certamente è stato scambiato per un animale da un cacciatore di un altro gruppo, ed è stato ucciso da un colpo di fucile. Inutili i soccorsi. I carabinieri della compagnia di Bra hanno avviato accertamenti e la Procura di Asti ha aperto una inchiesta. Sequestrata l'arma da cui è partito il colpo mortale.

La vittima di ieri, Luca Osella, era un elettricista di Carmagnola con la passione per la caccia ereditata dal nonno. Iscritto all'Atc, era sposato da poco e stava per diventare padre. La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio degli inquirenti. Uscito presto per una battuta di caccia al capriolo selettiva insieme a un amico, secondo una prima ricostruzione a ucciderlo è stato il proiettile partito dal fucile di un terzo cacciatore, che faceva parte di un altro gruppo. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei due gruppi di cacciatori che per sbaglio si sarebbero incrociati.

Nel 2022 sono già cinque gli incidenti di caccia mortali.  Sempre nel Cuneese, a Valmala, alle pendici del monte Bondone, poche settimane fa un 57enne, Emilio Ballatore, era morto dopo essere stato centrato da un proiettile sparato contro di lui per errore da un compagno di battuta. Domenica scorsa un 50enne è morto nelle campagne di Urzulei, in Ogliastra, Sardegna: sarebbe inciampato ferendosi al torace con un colpo partito dal fucile che portava con sè. Pochi giorni prima, il 30 gennaio, un 68enne era morto sui Monti Pisani, nel Compitese, colpito al collo da una palla sparata da un compagno di caccia e rimbalzata su una roccia. A Castell'Azzara (Grosseto), il 19 gennaio scorso, un 36enne è morto caricato da un cinghiale, a cui poco prima aveva sparato. L'animale gli ha reciso l'arteria femorale, non lasciandogli scampo.

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