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Venerdì, 29 Marzo 2024
Le indagini / Milano

Uccisa e fatta a pezzi: era morta da mesi, il corpo "sigillato" nella vasca

L'omicidio di Lucia Cipriano, 84enne trovata senza vita nel Milanese, secondo gli inquirenti potrebbe risalire agli inizi di marzo. L'anziana potrebbe essere morta per asfissia: la figlia di 58 anni è stata fermata con l'accusa di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere

Potrebbe essere avvenuto almeno due mesi fa l'omicidio di Lucia Cipriano, la donna di 84 anni ritrovata morta e fatta a pezzi nella sua vasca da bagno a Melzo, in provincia di Milano. Per il delitto è stata fermata la figlia maggiore della vittima, Rosa, 58 anni, l'unica delle tre figlie che si dedicava ad accudire la madre ed era in possesso delle chiavi di casa. Le sorelle minori, una residente come la vittima a Melzo, l'altra a Trento, non vedevano la madre da mesi. I carabinieri che indagano sull'omicidio dovranno ora ricostruire gli ultimi contatti telefonici avuti dalle figlie con l'84enne e le ultime volte che i vicini hanno visto la donna, per capire fino a quando sia rimasta viva.

Le indagini: il corpo era "sigillato" nella vasca

Il cadavere, in avanzato stato di composizione, sarà analizzato dai medici legali e dall'antropologo forense, per confermare che la morte risalga a due mesi fa. A metà aprile, inoltre, una vicina ha riferito ai carabinieri di aver notato del fumo uscire dalla finestra della casa della vittima. Era probabilmente prodotto dal rogo - avvenuto secondo gli investigatori in un momento successivo a quello dell'omicidio - degli abiti della donna, ritrovati bruciati in casa. I vicini hanno parlato anche di odori nauseabondi, non dovuti al fumo. La vasca da bagno, in cui era adagiato il cadavere, era sigillata con un telo di cellophane.

All'interno dell'appartamento, che aveva tutte le finestre spalancate, i carabinieri hanno trovato diversi profumatori per ambiente, forse utilizzati per occultare l'odore. Secondo gli inquirenti la donna potrebbe essere morta per asfissia: la figlia potrebbe averla accompagnata verso il bagno e poi averle coperto la bocca con il nastro adesivo, prima di sigillare la vasca con il telo, fino a provocare la morte della madre. Soltanto le analisi del medico legale potranno confermare questa ipotesi, mentre nella casa della vittima è stata rinvenuta e sequestrata una sega, che potrebbe essere stata utilizzata dalla 58enne per smembrare il cadavere. La donna è accusata di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere.

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