rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Napoli

Luigi Caiafa: chi è il rapinatore minorenne ucciso dalla polizia a Napoli

Secondo la ricostruzione della polizia lui e Ciro De Tommaso avevano impugnato la pistola, che però era un'arma giocattolo. Il padre, con precedenti per droga, lo difende: "Non so se era una rapina, mio figlio non è un delinquente"

È in fase di acquisizione un video di un centro di revisioni auto che documenta la dinamica - ad esclusione del momento degli spari - di quanto avvenuto la scorsa notte a Napoli, quando Luigi Caiafa, rapinatore 17enne secondo la tesi della polizia, è rimasto ucciso nel conflitto a fuoco contro gli agenti, mentre il suo complice, Ciro De Tommaso, figlio dell'ultras Gennaro De Tommaso, alias 'Genny A' Carogna', è stato arrestato.

Luigi Caiafa: chi è il rapinatore minorenne ucciso dalla polizia a Napoli

I fatti sono avvenuti intorno alle 4.22 a Via Duomo angolo Via Zabatteria. La vittima, Luigi Caiafa, che avrebbe compiuto 18 anni a dicembre, era a bordo di uno scooter Piaggio Liberty con De Tommaso, appena 18enne. I due sono stati intercettati da una pattuglia della Squadra mobile, impegnata in altro servizio, mentre stavano rapinando i passeggeri di una Mercedes classe A. Secondo la ricostruzione della polizia, De Tommaso, che era il passeggero dello scooter e impugnava una pistola, quando si è accorto dell'intervento degli agenti ha puntato l'arma contro uno di loro che si è riparato buttandosi a terra mentre l'altro componente della pattuglia ha sparato tre volte e ha colpito Caiafa. Sul luogo della sparatoria si sono portati sia la Scientifica, che ha effettuato i rilievi, che i magistrati, il pm Basso e il procuratore aggiunto Falcone. 

Ma rispetto alla versione diffusa in mattinata successivamente si è diffusa un'altra verità: Ciro De Tommaso non è rimasto ferito nel conflitto a fuoco perché non c'è stato nessun conflitto, visto che quella che avevano i due era un'arma-giocattolo.  Al momento, l’agente che ha sparato non sarebbe indagato, mentre sono in corso i rilievi balistici. La morte del 17 enne richiama quella di Ugo Russo, 15 anni,ucciso il 1 marzo scorso da un carabiniere fuori servizio al quale aveva tentato - anche lui con una pistola finta - di rapinare il Rolex.

Chi impugnava la pistola-giocattolo

Repubblica Napoli scrive oggi che bon è ancora chiarissimo se a impugnare quella pistola - che soltanto dopo si scoprirà essere una perfetta replica, a salve -venga impugnata da Luigi o da Ciro.

Ma i due certo non si arrendono. E il poliziotto spara. Tre volte. Una testimone dice: ho sentito quattro colpi. È plausibile che il “falco” che ha reagito ora venga indagato, anche a sua tutela. Per partecipare, attraverso il suo avvocato, all’autopsia già disposta sul corpo del giovanissimo.

Il resto, sono le perizie balistiche che verranno, gli interrogatori, la ricostruzione della dinamica nei minimi dettagli. Materia dell’inchiesta. Degli atti giudiziari. Ma Luigi è morto come Ugo, il primo marzo scorso. Ucciso durante una rapina mentre impugnava una pistola che definiamo finta. ma serve a mettere a segno rapine vere.

Il quotidiano pubblica anche un'intervista a Ciro Caiafa, padre del ragazzo morto che ha anche altri tre figli, più piccoli, di 15, 12 e 6 anni. Luigi aveva precedenti per droga, ma il padre, che ha anche lui alle spalle una lunga storia di precedenti e detenzione per traffico e spaccio di stupefacenti, lo difende: "Non ci hanno neppure avvertito dalla questura, che mio figlio era stato ucciso. Non so manco se è una rapina. Mio figlio non era un delinquente. Stava imparando il mestiere del pizzaiolo, ed era stato “messo alla prova”". Questo è accaduto dopo il precedente per droga in cui era caduto il ragazzo. «Sì, aveva sbagliato, ma quando è un ragazzino lo Stato gli dà una possibilità. Così Luigi si era impegnato, aveva fatto il corso, e stava lavorando due o tre ore a sera qui vicino, in una pizzeria". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Luigi Caiafa: chi è il rapinatore minorenne ucciso dalla polizia a Napoli

Today è in caricamento