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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA

"Su Cucchi la Procura di Roma ha fallito"

Durissimo il commento di Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani: "Se Stefano Cucchi è morto in quelle condizioni è perché anche una parte della magistratura pensa che se una persona viene internata perde i suoi diritti, non è più una persona ma una cosa

ROMA - E' polemica per la sentenza di primo grado sulla morte di Stefano Cucchi che ha assolto gli agenti di polizia penitenziaria e tre infermieri condannando solo i medici per la morte del giovane romano.

"Una sentenza vergognosa e inaccettabile. Tutti hanno visto come hanno ridotto Stefano e questo Stato non è stato in grado di fare indagini per trovare i colpevoli di questo assurdo delitto. Al professor Fierro hanno dato due anni che è la persona che ha la maggior responsabilità. Questo dice tutto. Noi non ci arrendiamo perché dobbiamo dare dignità a Stefano". Sono le parole del padre di Stefano Cucchi rilasciate ai microfoni di Tgcom24 commentando la sentenza.

Durissimo il commento di Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani, a Tgcom24: "La sentenza afferma il fallimento della Procura di Roma. Non ha detto che Stefano Cucchi non è stato sottoposto ad abusi e violenze delle celle di sicurezza del tribunale di Roma, ma che non si è stati in grado di individuare i responsabili di quelle violenze. Un pestaggio nei confronti di una persona inerme c'è stato".

"La Procura non ha saputo svolgere indagini adeguate - aggiunge Manconi - perché si è mossa in maniera maldestra. Stefano Cucchi è stato ricoverato solo perché ha subìto un pestaggio. Questo aspetto non è stato proprio considerato. Dopo il pestaggio, Stefano Cucchi doveva essere occultato. Ci si è dati un gran da fare perché venisse allontanato dai familiari. Se Stefano Cucchi è morto in quelle condizioni è perché anche una parte della magistratura pensa che se una persona viene internata perde i suoi diritti, non è più una persona ma una cosa. Ed è questo che va sconfitto", conclude.

"L'assoluzione dei poliziotti penitenziari coinvolti loro malgrado nella vicenda connessa alla morte di Stefano Cucchi conferma che la polizia penitenziaria ha lavorato come sempre nel pieno rispetto delle leggi, con professionalità e senso del dovere". Così Donato Capece, segretario del Sappe, sindacato autonomo degli agenti di polizia penitenziaria ha commentato la sentenza di assoluzione degli agenti imputati per la morte del giovane Cucchi.

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