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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Aiutiamo Luisa, malata di cancro": il video appello degli studenti per la prof guerriera

Luisa Stracqualursi, 50 anni, sta lottando contro un carcinoma al seno. Tra la 'prof' e i suoi studenti si è creato un rapporto speciale: ecco il loro appello

Al campus universitario di Forlì aveva annunciato che doveva ritirarsi dall'insegnamento per curare il terribile cancro che la stava divorando, e dal campus di Forlì parte il video-appello dei suoi studenti a contribuire alla raccolta fondi per sostenere le spese di una cura sperimentale e avanzata che viene praticata solo negli Stati Uniti. E' l'ultima chance di vita per Luisa Stracqualursi, la docente dell'Università di Bologna con un tumore al seno all'ultimo stadio per la quale è in corso una grande mobilitazione.

Luisa Stracqualursi e la lezione di vita ai suoi studenti

La raccolta fondi via crowfounding, paypal, postepay e bonifico bancario (qui il link) ha permesso di raccogliere finora circa 140.000 euro, ma si è arrivati solo alla metà della cifra necessaria. Serve altrettanto per dare un'ultima speranza alla professoressa, 50 anni di Rimini, docente di statistica al corso di laurea in Scienze diplomatiche e internazionali del campus di Forlì (Università di Bologna). Tra la 'prof' e i suoi studenti si è creato un rapporto speciale, da quando – annunciando di essere gravemente malata – Luisa volle consegnare ai suoi studenti un'ultima lezione, quella della vita che cerca sempre di prevalere sulla morte, indicando loro, attraverso il suo caso, di vivere appieno la loro esistenza. A un anno di distanza, a salire in cattedra sono stati i suoi stessi studenti, con un appello a sostenere la “prof guerriera”.

E' proprio dal sostegno dei suoi studenti, poco più che ventenni, che Luisa Stracqualursi decise di “non lasciarsi andare” alla notizia della recidiva della malattia, ma di impegnare tutte le sue forze nel combattere per vivere. “Ero tentata di arrendermi, di non accettare le terapie invasive e con scarse possibilità, ma da quel discorso agli studenti mi sono resa conta che indicavo loro il contrario di quello che stavo facendo”, spiegò la professoressa romagnola in un'intervista a ' La Vita in diretta' su Raiuno. Ed ora gli studenti rilanciano, rinnovando alla "prof" il loro sostegno.

Raccolta fondi per Luisa: come si può donare

Luisa in Italia non ha più speranze. Le terapie basate su chemioterapici non stanno arrestando la progressione della malattia. L'unica possibilità che le rimane di vivere è sottoporsi ad una procedura di immunoterapia sperimentale disponibile solo negli USA, che consiste nell’isolare dal sangue o dal tumore del paziente stesso i linfociti T, per poi selezionare solo le cellule di difesa in grado di riconoscere e attaccare la neoplasia: questi linfociti T specifici per il tumore vengono coltivati in provetta e poi iniettati nuovamente nel corpo del paziente. L'equipe di Steven Rosenberg (National Institutes of Health di Bethesda del Maryland) è riuscita in tal modo ad eliminare completamente il tumore e tutte le metastasi da una paziente che, da due anni, è libera dalla malattia. Altri pazienti stanno guarendo e Luisa può essere una di loro.
 

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