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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il caso

Kabobo, il "picconatore" di Milano, resta in carcere

Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso dei legali del ghanese che nel maggio scorso uccise tre persone a picconate a Milano. Gli avvocati chiedevano che fosse trasferito in un ospedale giudiziario

MILANO - Niente da fare per Mada Kabobo. Il ghanese che l'undici maggio scorso uccise tre persone a picconate a Milano deve restare in carcere. Lo hanno deciso i giudici del Riesame che hanno respinto la richiesta dei suoi legali di trasferirlo in un ospedale psichiatrico giudiziario. Richiesta che aveva avuto anche il parere positivo del medico legale, Marco Scaglione, al quale i giudici avevano chiesto un parere. 

La difesa di Kabobo, con la richiesta di trasferimento dal carcere, aveva anche presentato istanza perché venisse disposto un supplemento di perizia psichiatrica sulle condizioni di salute del ghanese incompatibili, a loro dire, con il regime carcerario. La difesa chiedeva quindi un'integrazione della perizia psichiatrica dopo che quella disposta dal gip aveva evidenziato solo un vizio parziale di mente e non l’incapacità di intendere e di volere al momento del fatto e di modificare la misura cautelare dalla detenzione in carcere a quella in un luogo di cura. 

Il Riesame, però, ha respinto le richieste e Kabobo resta in carcere in attesa che il gup di Milano, Manuela Scudiera, fissi la data per il processo che si effettuerà con rito abbreviato.

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