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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Roma

Madonna di Trevignano, la "veggente" è sparita: restano i dubbi e i soldi incassati

Gisella Cardia, l'ex imprenditrice che afferma di ricevere ogni mese un messaggio da Maria Vergine, ha fatto perdere le proprie tracce. Su di lei c'è un'indagine della procura. I fedeli la difendono, ma c'è chi parla di donazioni a molti zeri svanite

La presunta veggente della Madonna di Trevignano Romano, che ogni mese piange sangue, non si trova più. Maria Giuseppe Scarpulla, nota come Gisella Cardia (già condannata per bancarotta fraudolenta), ha fatto perdere le proprie tracce. Sparita lei, sparito il marito. L'ex imprenditrice che afferma di ricevere ogni mese (Il 3 per la precisione) un messaggio da Maria Vergine e sostiene di avere una o più statuette portate da Medjugorie che piangono alternativamente lacrime di sangue o di olio santo è come volatilizzata. Non scompaiono però le polemiche e le proteste di chi, credendole le ha più volte donato denaro.

Sul sito dedicato alle presunte apparizioni è comparso un laconico avviso "Gli incontri sono momentaneamente sospesi con data da destinarsi". Restano però pubblicate tutte le indicazioni per fare donazioni.

Un'indagine è stata avviata anche dalla diocesi di Civita Castellana. Della vicenda si sta occupando anche la procura di Civitavecchia. A fare scattare le indagini è stato l'esposto ai carabinieri di un investigatore privato. Le lacrime della statua della Madonna di Trevignano sarebbero compatibili con sangue di maiale.

"Si è rifugiata in un convento a pregare perché vittima di una campagna di odio", dicono i suoi adepti. "È scappata perché inseguita dalla giustizia", il punto di vista di chi ai miracoli non crede. "È andata semplicemente in vacanza", replica l'avvocato Alessandra Orlando provando a smentire l'ipotesi della fuga. 

Ad attenderla sono in tanti. Ci sono i fedeli, certo, ma anche quelli che le lacrime le hanno versate in prima persona e adesso raccontano di donazioni sostanziose. "Ho cominciato ad avere dei sospetti quando a fronte di donazioni per 120mila euro, ho visto che erano stati spesi soltanto 400 euro destinati alle mense dei poveri", racconta a La Repubblica un ex seguace e oggi accusatore. Vedremo se il prossimo 3 maggio Gisella si presenterà alla preghiera presso la croce blu o se la "vacanza" di Gisella proseguirà. 

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