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Sabato, 20 Aprile 2024
CRONACA

Loris, mamma Veronica in carcere: "Non sono stata io"

Lungo interrogatorio per Veronica Panarello che nega ancora le accuse: "Non sono stata io, trovate il colpevole". Ma gli investigatori sono certi di avere elementi schiaccianti nei suoi confronti. La donna è stata trasferita in carcere a Catania

ROMA - "Ha ucciso suo figlio, agendo da sola", sostengono gli inquirenti che indagano sul caso. "Non sono stata io, lui era il mio bambino", dice lei.

LA VERITA' DELLA MAMMA: PORTATA IN CARCERE - Veronica Panarello, la 25enne mamma di Andrea Loris Stival - il bimbo ucciso nel ragusano sabato 29 novembre - è stata fermata ieri con l'accusa terribile di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. E stamattina ha passato diverse ore in Procura per raccontare la sua verità e rispondere alle domande del procuratore Carmelo Petralia e del sostituto Marco Rosa, dopo essersi avvalsa della facoltà di non rispondere. Nessuna confessione da parte della donna: la mamma ha respinto le contestazioni dei pm nel corso di un interrogatorio durato ben cinque ore. La donna, nel pomeriggio, è stata trasferita nel carcere di Piazza Lanza a Catania dopo che esperti della Polizia scientifica hanno eseguito un prelievo del Dna, per fare dei confronti comparativi con altri campioni isolati durante le indagini. Entro domani sera il giudice per le indagini preliminari dovrebbe decidere sulla convalida del fermo.

LA NOTTE IN CASERMA - Dopo il fermo emesso poco dopo la mezzanotte per l'uccisione del figlio, la signora Panarello ha trascorso la notte in una camera di sicurezza nella questura di Ragusa. "Non l'ho ucciso io, lui era il mio bambino. Trovate il vero colpevole", si è difesa davanti ai magistrati della Procura ragusana dall'accusa di aver ucciso il figlio di otto anni. "È stata indagata mediaticamente dieci giorni prima dell'atto formale - ha detto l'avvocato Francesco Villardita - mi auguro che ora non la condannerete mediaticamente prima di una sentenza definitiva e di un regolare processo".

IL MISTERO DELLE FASCETTE - Intanto, accanto ai fiori deposti sul luogo dove Loris è stato trovato morto, un inviato di "Chi l'ha visto?", Paolo Fattori, ha rinvenuto una fascetta bianca da elettricista parzialmente bruciata. L'uomo ha immediatamente avvisato i carabinieri che poco dopo hanno trovato un'altra fascetta nera poco distante, nei pressi di contrada Mulino Vecchio. I militari hanno fotografato le fascette per un immediato riscontro da parte degli inquirenti. 

LE PAROLE DELLA NONNA E DELLA ZIA - "Chiunque sia stato non lo perdono, anche se è stata lei...", racconta la signora Pina Stival, nonna del piccolo Loris, parlando degli sviluppi dell'inchiesta sull'uccisione di suo nipote. La donna commossa e provata piange davanti il luogo dove il corpo del bambino è stato trovato spiegando che "è impossibile perdonare una cosa del genere". "Io non credo che Veronica abbia ucciso Loris, proprio non ci credo". Antonella Stival, zia paterna del bimbo, invece difende la cognata sottolineando che "per il momento è soltanto in stato di fermo e quindi aspettiamo gli sviluppi dell'inchiesta. E' sempre stata una mamma splendida e speciale". Quindi, la zia lancia nuovamente un appello alla collaborazione: "Non so chi ha ucciso Loris, ma chi sa parli".

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