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Giovedì, 28 Marzo 2024
Mafia capitale

Mafia Capitale 2, scandalo senza fine: al via perquisizioni e interrogatori

Nel mirino degli inquirenti le cooperative: in tutto 19 perquisizioni in 14 realtà che compaiono nelle intercettazioni. A Rebibbia gli interrogatori degli arrestati nei giorni scorsi non si fermano

ROMA - Ancora il mondo delle coop nel mirino dei carabinieri di Roma: nell'ambito di Mafia Capitale 2, la seconda tranche di arresti e indagini su corruzione e malaffare all'ombra del Campidoglio, sono state eseguite 19 perquisizioni. Di queste 14 hanno riguardato cooperative e fondazioni che compaiono nelle conversazioni intercettate tra Buzzi e tutti i suoi diversi interlocutori. Cinque invece le persone oggetto di perquisizioni, tra queste un ex membro del consiglio d'amministrazione dell'Atac, l'azienda dei trasporti pubblici romana. 

La puntata numero due della maxi inchiesta che ha svelato all'opinione pubblica gli affari loschi di quel "Mondo" ha portato all'arresto di 44 persone (I NOMI), tra cui diversi consiglieri e dirigenti capitolini. Molti dei nomi che figurano nella black list è stata già sottoposta agli interrogatori di garanzia. Adesso sarà la volta degli indagati condotti nel carcere di Rebibbia. Tra questi Luca Gramazio, ex capogruppo Pdl in comune e attualmente consigliere regionale, al quale viene contestato anche il 416 bis, con l'accusa di aver partecipato all'associazione mafiosa capeggiata da Carminati.

VIDEO - BUZZI AL TELEFONO: "UNA MANO LAVA L'ALTRA"

A sfilare davanti al gip Flavia Costantini nelle scorse ore anche l'ex presidente dell'assemblea capitolina, Mirko Coratti. L'esponente del Pd ha respinto le accuse sostenendo di "non aver commesso alcun reato" e "soprattutto di non avere avuto alcun rapporto illecito con Salvatore Buzzi: lo prova il fatto che non esiste agli atti una conversazione telefonica tra di noi". L'uomo delle cooperative e braccio destro di Massimo Carminati è stato al centro anche dell'interrogatorio dell'ex assessore alla Casa del comune di Roma, Daniele Ozzimo. "Con lui - ha detto al gip - ho avuto rapporti esclusivamente politici. Si parlava di politica e ricordo che era iscritto al mio circolo del Pd. Da diversi anni frequentava il circolo".


IL COMMENTO DI RENZI - "E' inaccettabile che la città della Lupa sia diventata la città della mucca - ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Genova per 'la Repubblica delle Idee' commentando le intercettazioni telefoniche tra gli indagati dell'inchiesta Mafia Capitale - Marino e Zingaretti hanno dimostrato di essere totalmente altro rispetto a questa cricca". E poi assicura che se le teste dovranno saltare bisognerà aspettare il risultato delle indagini: "Quando dicono 'il Pd è coinvolto' rispondo 'ditemi chi è lo cacciamo'. E' indecente che per vent'anni con un avviso di garanzia si decretasse la fine di una persona". Queste sono le ragioni che spingono il premier a non chiedere le dimissioni del sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe Castiglione: "Ho cinque sottosegretari indagati, tra cui alcuni del Pd. Non chiederò mai le dimissioni per un avviso di garanzia. Condanniamo tutti coloro che sul fenomeno dei migranti cercano di arricchirsi e lucrare. Condanniamo fortemente lo sfruttamento di un fenomeno umanitario". 

(Da RomaToday

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